“MODLISZKI
RELIGIJNE”
TERRE
APPARTENUTE AL PRINCIPE PRIMATE MICHELE PONIATOWSKI
TERRITORIO
APPARTENUTO AL PRINCIPE PRIMATE MICHELE PONIATOWSKI: Il Principe
Primate di Polonia, Vescovo Michele Poniatowski, vissuto nella seconda metà del
XVIII secolo, fratello del Re di Polonia Stanislao Augusto, possedeva un
territorio che si estendeva dal Fiume
Vistola a Sud-Ovest lungo le terre di Jabłonna, al Fiume Narew a Nord-Est lungo le terre di Wieliszew e dal territorio
di Modlin a Nord-Ovest alle sponde dell’attuale Lago artificiale di Zegrze a Sud-Est. Tutta questa superficie – bagnata da corsi d’acqua e
laghetti con carpe, trote, lucci e castori; ricca di boschi, soprattutto di
abeti, pini, betulle e querce, frequentati principalmente da cervi, aquile, alci
e cinghiali; dove l’insetto più diffuso, oltre alla libellula, allo scarabeo e
alla zanzara, è la mantide religiosa, ovvero Modliszki religijne, che per la
sua massiccia presenza, avrebbe dato il nome alla confinante città di Modlin –
oltre alla Villa di Jabłonna,
comprendeva il ricco Palazzo di Góra di
proprietà del Principe Stanislao Poniatowski, suo nipote e quindi anche
nipote del Re di Polonia Stanislao Augusto. In omaggio alla sua straordinaria
persona – particolarmente amata da tutti i suoi sudditi – all’interno di questo
vasto territorio, già quand’egli era ancora in vita, due località assunsero il suo
nome, quello di Michałów, l’una, e il
suo cognome, quello di Poniatów,
l’altra. Egli, infatti, aveva fatto costruire nella zona, case, scuole e
ospedali per i suoi contadini, oltre che fattorie, residenze, aranciere, altane
e casini di caccia per sé e per i suoi sudditi più agiati. Alla sua morte,
tutte queste terre passarono al Principe Giuseppe Poniatowski, altro suo nipote
e quindi anche nipote del Re di Polonia Stanislao Augusto, oltre che cugino del
Principe Stanislao Poniatowski. Oggi quest’area contiene la città di Legionowo,
la cui Stazione Ferroviaria la collega a Varsavia e al suo Aeroporto Federico
Chopin, nonché a Modlin e al suo aeroporto e la cui Scuola di Polizia è la più
importante in Polonia; l’Ospedade
Oncologico Mazowiecki a Wieliszew, uno tra i più attrezzati e moderni in
Polonia; l'Agriturismo Stachnik a ancora, con cavalli, pony, maiali e galline, sulle rovine d'una antica
fattoria, di fronte al Laghetto Wieliszewskie;
la Località di Michałów, con pinete, sorta laddove
nel settecento c’era una fattoria; la Località
di Poniatów, con boschi di abeti e betulle; e, infine, la Diga di Dębe sul Fiume Narew, la cui
edificazione ha dato luogo al Lago di Zegrze (*).
(*) Sulle sponde del Lago artificiale di Zegrze, meta di villeggianti, particolarmente nel periodo estivo, oggi si trovano la Fattoria Bioton Tour, complesso molto vasto, che ospita banchetti nuziali, in località Białobrzegi a Nieporęt, originalissima riproduzione d’una antica fattoria della zona; il Porto di Pilawa-Potocki sul Lago di Zegrze a Nieporęt, attracco per yacht, con annessa una rinomata Scuola di Vela; il Camposanto di Białobrzegi con alcune Stele Funerarie dei 10.000/15.000 soldati tra italiani, polacchi, russi, bielorussi e ucraini, morti di stenti, di freddo o per maltrattamenti nel confinante Campo di Beniaminów, tra l'agosto del 1941 e il dicembre del 1943; l'Hotel Marina Diana, anche questo in località Białobrzegi, concepito e attrezzato come se si trovasse sulla riva d'un mare italiano; il Bar, Ristorante e Locanda Laguna, dentro il territorio di Nieporęt.
(*) Sulle sponde del Lago artificiale di Zegrze, meta di villeggianti, particolarmente nel periodo estivo, oggi si trovano la Fattoria Bioton Tour, complesso molto vasto, che ospita banchetti nuziali, in località Białobrzegi a Nieporęt, originalissima riproduzione d’una antica fattoria della zona; il Porto di Pilawa-Potocki sul Lago di Zegrze a Nieporęt, attracco per yacht, con annessa una rinomata Scuola di Vela; il Camposanto di Białobrzegi con alcune Stele Funerarie dei 10.000/15.000 soldati tra italiani, polacchi, russi, bielorussi e ucraini, morti di stenti, di freddo o per maltrattamenti nel confinante Campo di Beniaminów, tra l'agosto del 1941 e il dicembre del 1943; l'Hotel Marina Diana, anche questo in località Białobrzegi, concepito e attrezzato come se si trovasse sulla riva d'un mare italiano; il Bar, Ristorante e Locanda Laguna, dentro il territorio di Nieporęt.
Agriturismo Stachnik a Wieliszew
Lago di Zegrze
Porto di Pilawa a Nieporęt
Stele Funeraria nel Camposanto di Białobrzegi a Nieporęt
Fiume Narew
Zapora Wodna w Dębem - Foto da: Opencaching.pl
Porto di Pilawa
Ristorante Ucraino U Okrasy
Bosco di Pini
Lago di Wieliszew
Lago di Klucze
WIELISZEW: Cittadina
all'interno del Comune di Varsavia, nei pressi del Lago artificiale di Zęgrze
(*), che ha per immissario ed emissario il Fiume Narew. (**) Nel 1294, in
questo villaggio il Vescovo Tomasz di Nowy Dwór Mazowiecki vi consacrò una
chiesa parrocchiale in legno, che però poi è andò bruciata. Nel XV secolo, nella
località di Wieś Góra, davanti ad un ramo del Fiume Narew, era sorto un palazzo
con parco, di proprietà della Famiglia Nałeczów. Questa residenza – oggi
ridotta in rovina – insieme ad altri terreni circostanti, fino a Jabłonna e
Legionowo, nella seconda metà del XVIII secolo entrò a far parte del vasto
comprensorio ormai divenuto di proprietà del Vescovo Primate Michał
Poniatowski. Così, nel 1780 essa venne ristrutturata dall’Architetto Stanisław
Zawadzki per il nuovo proprietario, il Principe Stanisław Poniatowski, nipote
del vescovo e, conseguentemente nipote anche del Re di Polonia Stanisław August.
Il Principe Stanislao, in questa nuova residenza ospitò illustri personaggi,
come Ignacy Krasicki e Giuseppe Stanisław Trembecki.
(*) Il Lago di Zegrze è principalmente un
luogo di riposo. Si stima che ogni anno nei porti sulle rive del lago, in estate,
arrivino almeno 1.500, tra yacht e imbarcazioni diverse. Le scuole di vela, che
ormai operano qui da molti anni, hanno addestrato diverse generazioni di
marinai. In questo lago ha iniziato la sua carriera Mateusz Kusznierewicz, due
volte Medaglia Olimpionica e due volte Campione del Mondo nella classe Finn e
nella classe Star; oggi Presidente del Baltic Sail, l'importante evento
marinaro internazionale che comprende la Regata di Nord Cup e che si organizza
ogni anno in luglio a Danzica. L’acqua limpida, la bassa profondità del lago,
la presenza di una grande varietà di pesci – dall'orata, alla carpa, fino al
pesce gatto – nei mesi caldi, inoltre, lo rendono un paradiso ideale per i
pescatori e, naturalmente, per i bagnanti. In inverno, invece, quando il lago
gela completamente e la vegetazione tutt'intorno si ricopre d'una spessa coltre
di neve, tutta questa zona si trasforma in uno straordinario paesaggio
fiabesco.
(**) Durante il dragaggio del fiume Narew nel
1980, sono stati trovati frammenti d’una imbarcazione del I secolo d. C., una
punta del XV secolo e una lama del XVII secolo.
Panorama con Jezioro Zegrzynskie (Foto da: Jezioro Zegrzynskie.pl)
Ruiny Palacu Stanisława Poniatowskiego w Górze (Foto : Mariusz Kraszewski)
Dependance w Górze (Foto: Grzegorz Biernat)
Granaio w Górze (Foto: Grzegorz Biernat)
Reperto della Villa di Stanislao Poniatowski
Disegno di Zygmunt Vogel del Palazzo di Góra del Principe Stanislao Poniatowski,
progettato nel 1780 da Stanisław Zawadzki (http://ilikewarsaw.pl/2013/palac-w-gorze-rezydencja-ksiecia-stanislawa-poniatowskiego.html)
Góra - Resti Villa Stanislao Poniatowski
Cucine e abitazione servi di S. Poniatowski
Reperto della Villa di Stanislao Poniatowski
Disegno di Zygmunt Vogel del Palazzo di Góra del Principe Stanislao Poniatowski,
progettato nel 1780 da Stanisław Zawadzki (http://ilikewarsaw.pl/2013/palac-w-gorze-rezydencja-ksiecia-stanislawa-poniatowskiego.html)
Góra - Resti Villa Stanislao Poniatowski
Cucine e abitazione servi di S. Poniatowski
Tomba di moglie e marito del primo Ottocento
Kaplica z 1834 roku na Cmentarzu parafialnym w Wieliszewie w GórzeLago Wieliszewskie
Zaskroniec / Biscia del Lago Wieliszewskie
Foto da: http://bloglesniczego.erys.pl/blog/?p=1&id_blog=3&lang_id=5&id_post=3487
Jezoro Wieliszewie
Mazowiecki Szpital Onkologiczny Uczelni Warszawskiej im. Marii Skłodowskiej-Curie
Lago Wieliszewskie
Poniatów
Plaża Wieliszewie
Uova uniche al mondo per freschezza e bontà
POMIECHOWO: Villaggio vicino alla spiaggia di Pomiechówek sul Fiume Wkra. Qui sorge la Chiesa Cattolica Romana di Sant’Anna del 1415, il cui interno è stato progettato da architetti italiani, come Giovan Battista
Veneziano, gli stessi che hanno ricostruito la chiesa collegiale di
Pułtusk. Questa chiesa, restaurata nel 1783 con i fondi messi a disposizione dal Vescovo Primate Michele Poniatowski, si trova vicino a Stanisławów, dove è stata costruita di recente una
chiesa ortodossa.
Monogram Sw. Anni (uguale a quello reale di Stanislao Augusto, ma con la S rovesciata)
TOPOLINA: Non è la Minni compagna di Topolino, personaggio creato da Walt Disney,
ma una località originariamente ricca di boschi di Pioppi (Topole), bagnata dal
Lago di Chiave (Klucze). In zona sono sorti vari allevamenti di cavalli.
Minni e Pippo
Salice, dimora del Diavolo Rokita
LEGIONOWO:
Cittadina
con la più grande Scuola di Polizia della Polonia. In una Casina
del 1892, è stato collocato un Museo Storico importante, con una filiale nel vicino villaggio
di Piaski.
Museo Storico a Legionowo
NOWY
DWÓR MAZOWIECKI:
In città si trova la Chiesa di San
Michele del 1792. La Chiesa, col Rynek e col Parco antistanti, fu fatta
erigere dal Principe Stanislao
Poniatowski, nipote del Re Stanislao Augusto e di suo fratello il Vescovo
Primate Michele Poniatowski. Rinomata è la Cukiernia 'Szarow', produttrice d’uno
dei gelati artigianali più buoni in Polonia. ('Sharoff' a Roma, è invece
un'Accademia Teatrale, tra le migliori in Italia!).
Casa Giudaica in Ul. Zdobywców Kosmosu (Conquistatori dell'Universo)
JONIEC: In
questa cittadina sul Fiume Wkra, di proprietà del Vescovado di Płock, nel 1784 il Vescovo Primate Michele Giorgio Luigi
Poniatowski, fratello del Re di Polonia Stanislao Augusto, Capo della Commissione Nazionale Istruzione, fece costruire una Chiesa neoclassica intitolata a San Luigi (terzo
suo nome). All'ingresso, poi, fece
porre una sorta di Abecedario in marmo con incise le lettere dell'alfabeto minuscole e
maiuscole ed i numeri dall’1 al 24, utile per quegli studenti, figli dei poveri
contadini che non potevano permettersi spese per l'acquisto di libri di scuola. Un’altra lapide in marmo
con incise lettere e cifre, il Vescovo Michele Poniatowski, la fece applicare anche sul
muro della Cattedrale di Kielce. Sulla lapide di Joniec, inoltre, fece
aggiungere una sua poesia, che esaltava la Scienza, la Conoscenza, soprattutto
quella diffusa da un governo illuminato e da un efficiente Comitato per
l'Istruzione. Ecco la scritta originale in versi: "Czytać, Pisać,
Rachować ucz się z tey Tablice, / Pomogą ci do tego Proboszcz, Pan, Rodzice, /
Chceszli dokładniey poznać tę naukę walną, / Wraz z inszemi Xiążeczkę masz
Parafijalną. / Korzystaj z daru, któryć czyni Rząd Krayowy, / Będziesz z niego
majętny, gospodarny, zdrowy. / Proście Boga za Króla, Oyczyznę, Panów i
Dobrodziejów / oraz Biskupa X. Poniatowskiego, autora tey Tablicy. Roku 1784",
che, nella traduzione italiana dice: "Leggere, Scrivere, Contare: impara,
tutto ciò attraverso questa targa, e vedrai che il Parroco, il Signore di
queste terre e i tuoi genitori ti aiuteranno.
Se poi vuoi saperne di più circa questa Scienza, hai a disposizione, tra
gli altri, un libretto parrocchiale. Approfitta, quindi, di questo dono che ti
offre il Governo dello Stato, perché, grazie ad esso, sarai sano, ricco e
capace di gestirti. Prega Dio per il tuo Re, per la tua Patria, per i tuoi
Padroni e per i tuoi Benefattori; e anche per il Vescovo, Principe Poniatowski,
autore di questa targa”.
Stara Wrona Cappella
Stara Wrona campagna con Nowa Wrona e Wrona
Poesia del Primate Michele Poniatowski sulle mura della Chiesa di Joniec
Dacie nei boschi a Sobieski
Una prima e una seconda Dacia
Pentola militare per la zuppa di fagioli
Salici Rokita esplosi per il gelo
Sobieski
SEROCK: Una città alla
confluenza dei fiumi Bug e Narew, la cui prima menzione risale al 1065. Essa è
situata su una collinetta boscosa chiamata Babarka, che declina fino alle rive
del Fiume Narew. In cima si trova la Chiesa di Sant’Adaberto in stile gotico.
Nel Rynek, oltre al Ratusz, si trova la Pracownia Cukiernicza Pykotka,
pasticceria artigianale produttrice del famoso Budyń Serocki. Nelle vicinanze
c’è la Zajazd Pod Zlotym Okoniem, trattoria famosa per i suoi molteplici piatti
di pesce d’acqua dolce e di mare. Nell'altra località di Jadwisinie, sempre nel territorio di Serock, è situato
l'antico Palazzo Radziwiłłów. Nella vicina località di Dębe si erge maestosa la Diga sul Fiume Narew che ha generato il lago di Żegrze.
Rynek
Pracownia Cukiernicza Pykotka
Famoso "Budyń Serocki"
Spiaggia
Zajazd Pod Zlotym Okoniem
Chiesa di Sant’Adaberto
Diga
Pałac
Radziwiłłów w Jadwisinie
BENIAMINÓW: Villaggio nei
pressi del Lago Zegrze. Qui nel 1941 è
sorto un Lager 333 o Campo di Dedenzione Tedesco che ha ospitato in condizioni
disumane prigionieri russi, bielorussi, ucraini, polacchi e 2.720 Internati
Militari Italiani (in tedesco Italienische Militär Internierte - IMI),
rastrellati dai tedeschi dopo l'Armistizio dell'8 settembre 1943. Nella Zona
esiste anche il Forte Beniamin, una struttura in mattoni costruita dai russi
nel periodo antecedente alla guerra mondiale. A Bia łobrzygi ai confini dell'ex Lager, si estende un grande cimitero con tre sole tombe di soldati italiani e con una infinità di tombe anonime di soldati russi.
Tombe di Internati Militari Italiani, compagni di prigionia di Giovannino Guareschi, mensionati nel suo ”Diario Clandestino: 1943-1945”
Lager 333
RADZYNIM: Città
con la Chiesa Collegiata della
Trasfigurazione progettata dall’Architetto Jan Chrystian Kamsetzer, del
Settecento, rimaneggiata e col Campanile rimasto originale. All'interno c'era
(e ora non c'è più) un ritratto, di autore ignoto, del Vescovo Principe Michele Poniatowski che nel 1780
consacrò la chiesa. Sulla facciata si trova ancora una targa in marmo
dell'epoca che ricorda l'anno della Consacrazione. Anche la Canonica è un
edificio del XVIII secolo.
Targa del 1780 che attesta la Consacrazione
Monumento a Koszuszko
Casa del Parroco
Skansen a Ulików
Fiume Bug che segna il confine con la Bieloeussia
Cappella del Camposanto
Camposanto: Sacrari dei Morti nella I e nella II Guerra Mondiale
Antico Panificio del 1937
Cavallo (con scarpe da tennis) e Calesse di legno
CIECHANÓW: Il suo Castello,
sede nel XIII secolo del Primo
Castellano in Polonia, venne attaccato dai Cavalieri Teutonici. Questa
città, stando ad alcuni ritrovamenti, sarebbe nata sulle rovine di insediamenti
di Lusazi (*) del VII secolo. Qui sono state rinvenute anche delle Monete Romane, per cui oggi alcuni
Ricostruttori Storici spesso si esibiscono in battaglie nei campi attorno al
Castello, parte, indossando costumi e armature che riprodurrebbero fedelmente
quelle dei legionari romani presumibilmente ivi giunti circa 2.000 anni fa e
parte, indossando vesti da barbari armati con spade e scudi. Nel XVI secolo la
Regina della Polonia Bona Sforza,
dal momento che quando si recava in Lituania amava far sosta in questo
Castello, volle contribuire, con offerte generose di danaro, alla crescita di
questa città. Ricche di storia sono anche la Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria tardo gotica, del
XVI secolo e la Fabbrica della Birra
Browar Ciechan fondata nel 1864 dalla famiglia Wilich.
(*) Nel V secolo la popolazione slava dei
Sorbi s'insediò nella Lusazia,
regione questa chiamata Serbia, estesa tra la Germania e la Polonia. Fra il 610
e il 641 molti Serbi emigrarono dalla zona verso i Balcani, su invito
dell'Imperatore d'Oriente Eraclio, andando a formare la futura nazione della
Serbia. Nel 1002 i polacchi presero il controllo della Lusazia, che entrò a far
parte della Polonia nel 1018, finché fu assorbita dai principati tedeschi di
Meissen e Brandeburgo meno di vent'anni dopo.
Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria - Foto da Wikipedia
Ratusz
Reperti dei Lusazi
Monete romane
Fabbrica della Birra Browar Ciechan
Abbracciato al poeta
RYKI: una città sulla
strada per Lublino. Fu fondata nel 1442. Nel 1762 morì qui il Governatore,
Castellano di Cracovia, Stanisław
Poniatowski, padre del Re di Polonia Stanislao Augusto. Nella Cattedrale, dov’è sepolto, è conservata una Poesia dedicata a lui, scolpita su una lastra
di marmo.
Poesia dedicata a Stanislaw Poniatowski nel 1762
WOŁOMIN: una cittadina
nei pressi di Varsavia che comprende la stupenda Foresta di Grabicz. Nei pressi l'Hotel Ristorante "Trylogia" in stile XVII secolo, all'interno
d'un bosco. Importante la Casa-Museo di Zofia e Wacław Nałkowski.
Nei pressi si trova il villaggio di Ossów
dove ogni anno si commemora la Vittoria della Battaglia del 15 agosto 1920, dei
Polacchi contro i Bolscevici.
Restauracja "Trylogia"
Compleanno di Angela 2017
Onomastico di Angela 2018
Dom nad łąkami: Muzeum Zofii i Wacława Nałkowskich
del 15 agosto 1920 dei Polacchi contro i Bolscevici
MŁOCHÓW: un villaggio con
uno splendido Palazzo progettato da
Jakub Kubicki, il famoso Architetto presso la Corte del Re di Polonia Stanislao
Augusto, autore del Belweder e delle Arcate nel Castello Reale di Varsavia.
L'edificio si trova all'interno d'un immenso parco, con un laghetto e con
alberi secolari.
PAROLE: è un villaggio nel Voivodato della
Masovia, sul fiume Utrata. Esso compare già sui documenti storici, dalla
seconda metà del XVI, sotto il nome di Parule.
WŁOCHY: una frazione
indipendente della città di Varsavia, situata nella parte sud-occidentale della
città, con diversi edifici dall'architettura particolare. "Włochy"
che significa "Italia", è una parola che deriverebbe da
"Włosy" (capelli) o da "Warzywa" (verdure), termini per
identificare la terra di un popolo dai bei capelli oppure perché la Regina Bona
Sforza, un'italiana, nel XVI secolo, impiantò in Polonia la coltivazione di
tante verdure importate dall'Italia. Un'altra ipotesi sarebbe che la parola
"Włochy" etimologicamente deriverebbe dall'aggettivo tedesco “Welsch”
che starebbe ad indicare quegli italiani che risiedono nella terra dove si
parla la lingua romanza. Sulla strada per Włochy si incontra Osiedle Przyjaźń o "Villaggio
dell'Amicizia (polacco-sovietica)", un vasto insediamento nella zona
di Wola alla periferia di Varsavia. Nel 1952 questo villaggio, circondato da
filo spinato e sorvegliato dalle guardie, venne costruito per ospitare quei
costruttori russi e quegli operai impegnati ad erigere il Palazzo della Cultura
e della Scienza al Centro di Varsavia. Quindi c’erano (e, questi fabbricati, ci
sono tuttora) case unifamiliari per gli ingegneri e per i tecnici e camerate
per i lavoratori, con tutti i servizi necessari: cinema, mensa, club,
biblioteca, ufficio postale, luce, gas e riscaldamento. Oggi questa zona è
abitata da imprenditori, liberi professionisti, dirigenti, artisti.
La parola polacca ”Włochy”, in italiano si traduce ”Italia”.
(nella foto sono sotto il cartello che indica l'accesso a questo quartiere di Varsavia)
Ho scelto di vivere nel quartiere di "Rakowiec" (quello che osservo nella foto),
perché confina con ”Italia”; così mi sento più vicino alla mia patria.
Osiedle Przyjaźń
RASZYN: Il primo
insediamento umano in quest’area c'è stato nel 1549, giacché qui passava
l'antica strada che collegava Varsavia a Cracovia. A Raszyn si sono svolte due importanti battaglie, una nel 1794
tra le truppe russo-prussiane guidate dal Generale Götz e quelle polacche con a
capo il Generale Tadeusz Kosciuszko; l’altra nel 1809 tra le truppe polacche
guidate dal Principe Jozef Poniatowski e l'esercito austriaco guidato da
Ferdinando Carlo Giuseppe d'Austria-Este. I monumenti più importanti ancora
esistenti sono: l’"Austeria"
del XVIII secolo, la Chiesa di Santo
Stefano e Sant'Anna del XVII secolo e il Palazzo Barocco di Falenty del XVII secolo.
POWSIN: Le attrazioni
di Powsin riguardano una chiesa fondata nel 1398, la “Chiesa di Santa Elisabetta” - “Kościół św. Elżbiety” - “Santuario di Nostra Signora Nostalgica”
- “Sanktuarium Matki Bożej Tęskniącej” -, dove, all'interno, sull’altare
maggiore, è posta una tela raffigurante il volto della Beata Vergine Maria,
risalente al XVII secolo, di autore ignoto. Se poi ti avvicini ad osservare
attentamente quel volto divino, con un'espressione quasi melanconica, sembra
essere un opera del pittore Carlo Dolci. Ancora il Park Kultury e il Lago di
Bielawa e l'Orto Botanico.
Madonna di GuidoReni - Madonna alla Chiesa di Powsin
Polska Akademia Nauk
Ogród Botaniczny - Centrum Zachowania Różnorodności Biologicznej w Powsinie
JABŁONNA: Cittadina con la Villa
Settecentesca di Sua Eccellenza il Principe Michał Poniatowski, abitata, poi,
alla sua morte, dal Principe Józef Poniatowski, l'eroico suo nipote.".
mazowieckie.fotopolska.eu
Fot. Alberto Macchi
MODLIN: Con tutto il
territorio non è soltanto il Secondo
Aeroporto di Varsavia, ma anche una grande Fortezza voluta da Napoleone
Bonaparte nel 1806.
OTWOCK: Città a circa
25 chilometri da Varsavia. Qui, nella prima metà del XX secolo, vi hanno
alloggiato il pittore di origine italiana Michał
Elwiro Andriolli nato in Lituania nel 1836 e il Maresciallo polacco Józef
Piłsudski. Nei pressi si trova il villaggio di Otwock Wielki con lo splendido Palazzo Bielinski in stile barocco
all'iterno d'un parco e accanto ad un lago - eretto nel 1682 dall’Architetto
fiammingo Tylman von Gameren per il Maresciallo Kazimierz Ludwik Bieliński,
ampliato poi, nel 1750, dall’Architetto d’origine italiana Jakub Fontana nato
in Polonia nel 1710. In questo parco si trovano i segni della presenza del
diavolo Rokita che appunto è solito alloggiare nelle paludi o nelle cavità che
vengono a crearsi nei tronchi dei salici, a differenza dell'altro diavolo
Boruta che invece risiede dentro le cantine ricolme di botti di vino nei
sotterranei dei castelli in Polonia.
Caffé "Lokomotywa" a Otwock
Palazzo Bielinski a Otwock Wielki
Caffé del Palazzo
Lago nel Parco del Palazzo
Un ritratto di Rokita: disegno a matita
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ŁOWICZ: Importanti attrazioni del Ducato di Łowicz, ossia la Casa di Fryderyk Chopin a Żelazowa Wola, la Chiesa di San Michele Arcangelo del XVI secolo a Chruślin, la Cattedrale della Madonna e Sant'Alessio di Tum del XII secolo la cui abbazia fu fondata nel 997 da San'Adalberto sotto il Re di Polonia Boleslao I L'Intrepido (con impresse sul muro le impronte delle dita del diavolo Boruta che risiede dentro le cantine ricolme di botti di vino nei sotterranei dei diversi castelli in Polonia, a differenza dell'altro diavolo Rokita che invece vive nelle paludi o nelle cavità che vengono a crearsi nei tronchi dei salici), sempre a Tum la Chiesa di San Nicola in legno del XVI secolo e l'antico Mulino a Vento nello Skansen costruito lì accanto, il Castello di Lęczyca del XIV secolo voluto dal Re di Polonia Casimiro il Grande, il Palazzo di Walewice del XVIII secolo fatto costruire dal Ciambellano del Re di Polonia Stanislao Augusto per sua moglie Maria
Łączyńska Walewska, divenuta poi una delle amanti di Napoleone Buonaparte, la Casa Antica ben conservata a Janisławice, fino al Ristorante Oberża pod Złotym Prosiakiem ossia Taverna dei Porcellini d'Oro, di Nieborow.
Folclore e chiesa
Casa natia e Parco di Federico Chopin
Folclore e chiesa
La più ben conservata Cattedrale romanica in Polonia
Impronta delle dita del diavolo Boruta sul muro esterno della cattedrale
Un famoso ritratto di Boruta: incisione di H. Kübler tratta da un'opera di Juliusz Kossak
Chiesetta in legno con accanto un antico mulino anch'esso il legno
Castello Reale
Palazzo di Maria Walewska
Antica casetta
Ristorante di cucina tradizionale polacca
SZYDŁOWIEC
Città della Masovia del sud, risalente al XV secolo: con il Ratusz, la
Chiesa di San Sigismondo, un Castello e una Sinagoga del 1730. Va rilevato che
il Castello è stato costruito in stile gotico da Stanislao Szydłowiecki negli
anni 1470-1480 sopra il sito di una ex roccaforte preesistente. Negli anni 1515-1526
Nicola Szydłowiecki, poi, con una ricostruzione e un ampliamento ha trasformato
questo castello in una residenza rinascimentale. Albrecht Władysław Radziwiłł,
infine, negli anni 1619-1629 lo ha ristrutturato in stile tardo rinascimentale
e barocco.
Sinagoga del 1730
Węgrów
Cittadina della Masovia, nata nel XIV secolo. Importanti monumenti sono la Chiesa Parrocchiale (*) voluta da Jan Dobrogost Krasiński progettata da Carlo Ceroni, architetto lombardo e affrescata da Michelangelo Palloni, pittore toscano ivi sepolto; la Chiesa e il Convento dei Francescani Riformati, voluta sempre da Jan Dobrogost Krasiński e affrescata da Michelangelo Palloni; dove nei sotterranei sono ancora ben conservate le tombe e le mummie dei frati, di Jan Dobrogost Krasiński, ma anche di nobili provenienti da ogni parte della Corona Polacca. Altro monumento di rilievo è la Chiesa con il Cimitero del XVII secolo, degli Evangelici, i famosi cacciatori delle Streghe di Salem. Nei pressi sorgono: il Castello Gotico Arsenale di Liw o Zamek-Zbrojownia w Liwie, costruito nel XV secolo e lo Skansen di Nowa Sucha in una zona di foreste e stagni, dove nel 1743 venne eretta una residenza su iniziativa del Castellano Ignacy Cieszkowski, con riportate sulla parete frontale, esterna ed interna, le due scritte SUB VETERI TECTU SED PARENTALI (Sotto questi tetti alloggia la familiarità) e HAEC DOMUS ODIT NON PROBOS (In questa casa l’odio è fuori luogo). A soli 28 km. di distanza si trova il Campo di Sterminio Nazista di Treblinka.
(*) A Węgrów nella sagrestia della Chiesa dedicata alla Beata Vergine Maria Assunta è conservato uno famoso specchio detto, “Specchio di Twardowski”, di cm. 56,00 x 46,50, del peso di 17 kg., costruito in Germania nella prima metà del XVI secolo. Esso è costituito da una lastra metallica composta da una lega d’argento e oro, rotto in tre pezzi e con una macchia scura. È contornato da una cornice nera con la scritta in latino: "Luserat hoc speculo Magicas Twardovius artes, lusus a iste Dei rispetto a obseqvium est", come a dire "Twardowski s’è dilettato con questo specchio a far della magia; ora invece è al servizio di Dio". In questa chiesa è giunto nella seconda metà del XVI secolo, donato come ex voto, dalla Famiglia Krasiński.
Ma una straordinaria leggenda avvolge quest’oggetto. Appartenuto ad un compagno di studi di Franciszek Krasiński presso l’Università di Wittenberg, il famoso mago alchimista Laurentius Dhur, nato a Norimberga nel 1515, un personaggio tremendo che aveva venduto l’anima al diavolo in cambio dell’eternità e dell’acquisizione di particolari poteri occulti. Il demonio però aveva stabilito con costui che un giorno a “Roma” si sarebbero dovuti incontrare di nuovo, ed egli da quel momento avrebbe dovuto cedere la sua anima da portare all’Inferno. Laurentius Dhur accettò tranquillamente perché pensò, tra sé e sé, che tanto per tutta la vita non avrebbe mai messo piede nella città di Roma e che quindi così avrebbe potuto raggirare quel diavolo. Laurentius Dhur, allora, si era trasferito a Cracovia, in Polonia, dove tutti lo chiamavano con il nome di Jan Twardowski, Astrologo di Corte del Re Sigismondo Augusto. Dopo la morte, nel 1551, di Barbara Radziwiłł, l’amata moglie del re, Jan Twardowski, poté sperimentare il suo primo grande prodigio. Dentro il suo specchio magico, infatti, nella notte tra il 7 e l’8 gennaio del 1569, alla presenza di Sigismondo Augusto, fece apparire il fantasma della regina defunta. Certo, poté raggirare il sovrano, perché questi, affranto ancora dal dolore, si trovava in un particolare stato d’animo e, anche perché poté avvalersi della complicità della sua amante, in tutto simile alla regina, e dell’effetto di un particolare gioco di specchi. Più avanti, però, il re, percepito l’inganno, lo condannò a morte. Egli riuscì a fuggire da Cracovia, ma venne raggiunto dalle guardie reali nella città di Mystki, in Alta Masovia, dentro una famosa locanda chiamata “Roma” dove, in realtà, grazie all’intervento del diavolo, non verrà ucciso e quindi, immortale, potrà fuggire a cavallo d’un gallo gigante sulla Luna.
Nel XVIII secolo, lo specchio di proprietà di Franciszek Krasiński viene ereditato da Jan Dobrogost Krasiński e costui lo fa collocare nella Chiesa Parrocchiale di Węgrów da egli stesso fatta erigere.
Ancora oggi, questo specchio – la cui fama il poeta Adam Mickiewicz, nell’Ottocento ha perpetuato – benché esposto in una chiesa, non ha perso il suo potere. Fu, però, disposto volutamente in alto, sopra una porta, in modo che nessuno lo potesse guardare direttamente, di fronte. Se ci si specchiasse, ancora oggi, infatti, esso non rifletterebbe la nostra immagine, ma quello che si trova alle nostre spalle e sopra il nostro capo; rifletterebbe, cioè, il nostro passato e il nostro futuro.
A questo specchio è legato un altro episodio importante: Napoleone Bonaparte, nel 1812, durante la marcia verso Mosca, si accampò con il suo esercito a Węgrów. Qui, dove tutti parlavano di quello specchio diabolico e del suo potere di far rivivere il passato e di prevedere il futuro, egli, incredulo, ma preso dalla curiosità, volle guardarvi dentro. Però, ai suoi occhi non apparve la sua immagine, come pensava, bensì la sconfitta del suo esercito in Russia, sopraffatto dalle forze nemiche e a causa del gelo. A quel punto, colpì violentemente con un pugno lo specchio, spaccandolo in tre parti, proprio così come appare oggi.
Hotel Everest
Affreschi di Michelangelo Palloni
Ritratto di Jan Dobrogost Krasiński
Monumento e Teca contenente il Cuore di Jan Dobrogost
Krasiński
Specchio Magico di Twardowski e storie ad esso legate
Chiesa Parrocchiale
Chiesa e Cimitero Evangelico del XVII secolo
Affreschi di Michelangelo Palloni
Chiesa e Cripta dei Francescani Riformati
Memoriale nel campo di Treblinka
Mińsk Mazowiecki
La città,
sorta nel XV secolo, conserva una Chiesa Parrocchiale Neobarocca del XIX secolo
e il Palazzo Dernałowicz, del XVIII secolo, in stile neoclassico con un ampio
Parco
RADZIEJOWICE
È un villaggio della Masovia sul fiume Pisi Gagolin.
Città natale di Michele Stefano Radziejowski, Cardinale Primate di Polonia e di
Edoardo Krasiński, scrittore diarista. Dal XV al XVIII secolo queste terre sono appartenute
alla Famiglia Radziejowski, ma poi son divenute proprietà del Conte Alessandro
Ossoliński e successivamente della Famiglia Krasiński. Oggi sono proprietà
dallo Stato. I monumenti principali sono il Palazzo Neoclassico di Radziejowice
con Laghetto e Parco, i cui tigli sono stati piantati nel XVII secolo, prima
del cosiddetto “Diluvio Svedese”, il Castello Neogotico, la Casa Padronale di
larice, la Casa Svizzera, l’Antica Fucina, la Chiesa di San Casimiro costruita nel
1820 su progetto dell’Architetto Jakub Kubicki.
CZERSK
È un Borgo Medievale di Czersk, un fortezza circondata da frutteti, sulla scarpata della Vistola, posta sopra un lieve altopiano che si estende fino al
Castello di Ujazdów a Varsavia. Fu Capitale del Ducato di Varsavia, oltre ad essere stata
una delle residenze, insieme al Castello di Ujazdów, della Regina Bona Sforza, nonché
sede dei Duchi di Masovia, quindi proprietà dei re polacchi. Quest’area, dislocata sulla rotta Pomerania-Slesia-Rutenia, già duemila anni fa,
era battuta dalle carovane dei mercanti. Il Castello Gotico vero e proprio fu costruito dal Principe Janusz I il Vecchio a cavallo tra il XIV e il XV
secolo sul luogo dove sorgeva una precedente roccaforte. Gravemente danneggiato
nel corso dei secoli, in special modo dagli svedesi nel XVII secolo, oggi è
sede di manifestazioni da parte di un Gruppo di Ricostruzione Storica Medievale
e luogo di silenzio e riposo, con vista sulla Valle della Vistola. Nei pressi si trova Góra Kalwaria con i suoi Negozi Settecenteschi e con le sue due Chiese.
Góra Kalwaria
Pruszków
Pruszków risale al XV secolo; infatti in
un manoscritto dell’epoca è riportato che nell’ottobre del 1414 Janusz Starszy è arrivato "a Praszków". Però il quartiere più antico di questa città è l'attuale “Wildcats Pruszków”, una
zona menzionata già nel 1236. Da visitare, in città e nei dintorni, gli edifici,
tutti del XIX secolo come il Museo dell'Antica Fabbrica Metallurgica ‘Mazowiecki’
con annessa la Casa Padronale contornata da un Parco paesaggistico, il Palazzo Falco, la Chiesa di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso e la Chiesa di San
Casimiro, nonché la Chiesa dell'Immacolata Concezione a Żbików e la Chiesa
della Trasfigurazione e l’Ospedale Psichiatrico a Tworki.
BIELANY (WARSZAWA)
Nella
seconda metà del XVII secolo i preti dell’Ordine Camaldolese di Bielany presso
Cracovia, avendo ricevuto numerose concessioni di terra ricca di boschi sulla
riva sinistra della Vistola a nord di Varsavia, hanno qui fondato una nuova
chiesa con un nuovo monastero e quest’area l’hanno denominata con lo stesso
nome di Bielany. Nel XVIII secolo, in una parte di questo territorio, oggi
quartiere di Młociny, viene eretto un Palazzo per il Ministro Henryk von Brühl. Oggi Bielany è un Distretto di Varsavia, dove
ha sede la prestigiosa Università "Stefan Wyszyński".
Młociny
Młociny, un tempo piccolo villaggio, oggi distretto di Varsavia comprendente una
foresta e il Palazzo Brühl, residenza costruita per Jerzy Ossoliński nel
1639-1642. Su ordine del Gran Maresciallo Stanisław Herakliusz Lubomirski negli
anni 1681-1696, viene trasformato in stile barocco rococò, secondo il progetto
di Tylman von Gameren. Nel 1750, il palazzo con il parco è acquistato da Henryk
Brühl, Primo Ministro del Re August III. Nel 1944 tedeschi lo fanno saltare in aria
insieme al Palazzo Saski e da allora non viene più ricostruito.
Palazzo Brühl com'era un tempo e com'è oggi
Foresta di Młociny
Fiori lilla, bianchi o viola, detti nuvole di crocette
Podkowa Leśna
Podkowa Leśna, cittadina cosiddetta perché sorta su una foresta a forma di ferro
di cavallo. Questo territorio un tempo apparteneva a Stanisław Lilpop, un
industriale e cacciatore vissuto nella prima metà del XX secolo. La sua fondazione
risale esattamente al 1925, quando il proprietario decise di vendere. Bella la Chiesa di San Cristoforo e Villa-Museo a Stawisko di Jarosław Iwaszkiewicz, scrittore e politico.
Kościół św. Krzysztofa
Caffè-Pasticceria "Weranda", un ambiente che fa pensare al "Giardino dei Ciliegi" di Anton Cekov
Lago ieri (Foto di Marian Kandybowicz)
Lago oggi
Parco
Villa-Museo a Stawisko di Jarosław Iwaszkiewicz
Nieborów
Nieborów
è un villaggio nella Contea di Łowicz, Nel 1774 vennne acquistato dal Wojvoda
di Vilnius Michał Hieronim Radziwiłł, che arredò il Palazzo con
mobili, tessuti, dipinti, sculture e lo dotò di una ricca Biblioteca. Sua
moglie Helena Przeździecki Radziwiłł fondò poi il famoso Giardino
Romantico dell’Arkadia che divenne luogo d’incontro di Illuministi polacchi
ed europei.
Walewice
Il
Palazzo di Walewice con il Parco (che stranamente si trova tra i due paesi,
Venerdì e Sabato), in stile classico, progettato nel 1773, dall’architetto
polacco Hilary Szpilowski, divenne la residenza del Conte Anastazy
Colonna-Walewski, Ciambellano del Re di Polonia Stanisław August
Poniatowski, che sposò Maria Leszczyńska (*)
(*) Maria Leszczyńska, penultima dei sette
figli di Maciej Łączyński e di Ewa Zabrowska, nacque a Kiernozia vicino a
Walewice e lì crebbe con le sorelle e con i fratelli, seguita negli studi dal
Maestro Nicolas Chopin, futuro padre del grande pianista e compositore Fryderyk
Chopin. A 18 anni dovette sposare contro la sua volontà, il Conte Anastazy
Colonna-Walewski, 52 anni più grande, che si era innamorato perdutamente di
lei, a prima vista. In questo luogo Napoleone Bonaparte incontrò e amò la
ventunenne sempre più affascinante Maria Walewska, anche se sposata e con un
figlio, Antoni Wasil Rudolf Walewski. Dalla loro relazione nacque, dentro
questo stesso palazzo, Alexandre Colonna-Walewski, un figlio che in futuro
diventerà Ambasciatore di Francia.
Alcova di Maria Walewska e Napoleone Bonaparte
Puławy
Puławy, città sul Fiume Vistola, nella provincia di Lublino, al confine
con la Masovia, Nella seconda metà del XVIII secolo, il Palazzo con il Parco,
con Izabela z Flemmingów Czartoryska divenne un importante centro
culturale, ritrovo di artisti e letterati di mezza Europa. Nel parco fu riprodotto il Tempio della Sibilla di Tivoli e il Pantheon di Roma.
I PONIATOWSKI IN MASOVIA
NELLA SECONDA
METÀ DEL XVIII SECOLO
_* Il Principe Primate di
Polonia Michele Poniatowski,
fratello del Re di Polonia Stanislao
Augusto Poniatowski, possedeva la sontuosa Villa di Jabłonna contornata da
un grande parco e un territorio che si estendeva dal Fiume Vistola a Sud-Ovest
(altezza della cittadina di Jabłonna), al Fiume Narew a Nord-Est (altezza
cittadina di Wieliszew) e dalla città di Modlin a Nord-Ovest alla città di
Białobrzegi a Sud-Est. Questo comprensorio, oltre alla Villa di Jabłonna,
comprendeva un ricco Palazzo a Góra di proprietà del Principe Stanislao Poniatowski, nipote di Michele Poniatowski e quindi anche nipote del Re di Polonia Stanislao Augusto Poniatowski. In omaggio alla straordinaria
persona del Principe Primate Michele
Poniatowski particolarmente amata da tutti i suoi sudditi, all’interno di
questo vasto territorio di sua proprietà, quand’egli era ancora in vita, due
località assunsero già il nome e cognome, Michałów, l’una, e Poniatów, l’altra.
Il Vescovo Primate Michele Poniatowski,
infatti, aveva fatto costruire nella zona, case, scuole e ospedali per i suoi contadini,
oltre che fattorie, residenze, aranciere, altane e casini di caccia per sé e
per i suoi sudditi più agiati.
_* A Góra,
davanti ad un ramo del Narew, nel XV secolo, sorgeva un palazzo con parco, di
proprietà della Famiglia Nałeczów. Questa residenza, oggi ridotta in rovina,
insieme ad altri terreni circostanti successivamente entrò a far parte del
vasto comprensorio di proprietà del Vescovo Primate Michał Poniatowski. Infatti, nel 1780 quel palazzo venne
ristrutturato dall’Architetto Stanisław Zawadzki, per il nuovo proprietario, il
Principe Stanisław Poniatowski,
nipote del Primate e del Re di Polonia Stanisław
August Poniatowski. Il Principe Stanisław
Poniatowski, in questa nuova residenza ospitò illustri personaggi, come
Ignacy Krasicki e Giuseppe Stanisław Trembecki. Disegno di Zygmunt Vogel del
Palazzo di Góra del Principe Stanislao Poniatowski, progettato nel 1780
dall’Architetto Stanisław Zawadzki. Facevano parte di questa Villa, le cucine e
l’abitazione servi, un granaio e una dependance ancora esistenti.
_* Nel
villaggio di Młochów sorge uno splendido Palazzo progettato da Jakub Kubicki,
il famoso Architetto presso la Corte a Varsavia del Re di Polonia Stanislao Augusto Poniatowski.
L'edificio si trova all'interno d'un immenso parco, con un laghetto e con
alberi secolari.
_* A
Ryki, una città sulla strada per Lublino, nel 1762 vi morì il Governatore,
Castellano di Cracovia, Stanisław
Poniatowski, padre del futuro re Stanislao
Augusto Poniatowski. Nella Cattedrale dov’è sepolto, è conservata una
poesia a lui dedicata, scolpita su una lastra di marmo.
_* A Radzymin
si erge la Chiesa Collegiata della Trasfigurazione progettata dall’Architetto
Jan Chrystian Kamsetzer rimaneggiata, ma col Campanile rimasto originale.
All'interno c'era (e ora non c'è più) un ritratto, di autore ignoto, del
Vescovo Principe Michele Poniatowski
che nel 1780 consacrò la chiesa. Sulla facciata si trova ancora una targa in
marmo dell'epoca che ricorda l'anno della Consacrazione.
_* La
Chiesa di San Michele a Nowy Dwór, è stata fatta costruire, insieme al Rynek
antistante, dal Principe Stanislao
Poniatowski, nipote del Re Stanislao
Augusto Poniatowski e di suo fratell+o il Vescovo Primate Michele Poniatowski.
_* Nel 1784, come ormai da
sette secoli, il villaggio di Joniec sul fiume Wkra rientrava nelle terre di
proprietà del Vescovado di Plock e il Vescovo di allora Michele Giorgio Luigi Poniatowski, fratello del Re di Polonia Stanislao Augusto Poniatowski, essendo
a capo della Commissione Nazionale Istruzione, ivi fece erigere la Chiesa
Parrocchiale in stile classico dedicata a San Luigi (terzo suo nome).
All'ingresso, poi, fece porre una lapide in marmo con incise le lettere
dell'alfabeto minuscole e maiuscole ed i numeri dall’1 al 24, utile per quegli
studenti, figli dei poveri contadini che non potevano permettersi un abecedario.
(Un’altra lapide in marmo con incise lettere e cifre, il Vescovo Michele Poniatowski, la fece applicare
anche sul muro della Cattedrale di Kielce). Su quella stessa lapide, inoltre,
fece aggiungere una sua poesia, che esaltava la Scienza, la Conoscenza, soprattutto
quella diffusa da un governo illuminato e da un efficiente Comitato per
l'Istruzione. Ecco la scritta originale in versi:
"Czytać, Pisać, Rachować ucz się z tey Tablice, / Pomogą ci do tego
Proboszcz, Pan, Rodzice, / Chceszli dokładniey poznać tę naukę walną, / Wraz z
inszemi Xiążeczkę masz Parafijalną. / Korzystaj z daru, któryć czyni Rząd
Krayowy, / Będziesz z niego majętny, gospodarny, zdrowy. / Proście Boga za
Króla, Oyczyznę, Panów i Dobrodziejów / oraz Biskupa X. Poniatowskiego, autora
tey Tablicy. Roku 1784", che, nella traduzione italiana dice:
"Leggere, Scrivere, Contare: impara, tutto ciò attraverso questa targa, e
vedrai che il Parroco, il Signore di queste terre e i tuoi genitori ti
aiuteranno. Se poi vuoi saperne di più circa questa Scienza, hai a
disposizione, tra gli altri, un libretto parrocchiale. Approfitta, quindi, di
questo dono che ti offre il Governo dello Stato, perché, grazie ad esso, sarai
sano, ricco e capace di gestirti. Prega Dio per il tuo Re, per la tua Patria,
per i tuoi Padroni e per i tuoi Benefattori; e anche per il Vescovo, Principe Michele Poniatowski, autore di questa
targa”.
A Pomiechowo, un villaggio
vicino alla spiaggia di Pomiechówek sul Fiume Wkra, sorge la Chiesa Cattolica
Romana di Sant’Anna del 1415, il cui interno è stato progettato da architetti
italiani, come Giovan Battista Veneziano, gli stessi che hanno ricostruito la
chiesa collegiale di Pułtusk. Questa chiesa fu restaurata nel 1783 con i fondi
messi a disposizione dal Vescovo Primate Michele
Poniatowski.
_* Il Palazzo di Walewice
con il Parco (che stranamente si trova tra i due paesi, Venerdì e Sabato), in
stile classico, progettato nel 1773, dall’architetto polacco Hilary Szpilowski,
divenne la residenza del Conte Anastazy Colonna-Walewski, Ciambellano del Re di
Polonia Stanisław August Poniatowski,
che sposò Maria Leszczyńska.
_* Alla morte del Principe Michele Poniatowski, tutte queste terre
passarono al Principe Giuseppe
Poniatowski, altro suo nipote e quindi anche nipote del Re di Polonia
Stanislao Augusto, oltre che cugino del Principe
Stanislao Poniatowski.
_* A Wieliszew,
il mausoleo ottagonale di moglie e marito del primo Ottocento presso il
Cimitero di Wieliszew è stato costruito sul basamento dell’antica Altana fatta
erigere a suo tempo dal Principe Michele
Poniatowski.
_* A
Raszyn si sono svolte due importanti battaglie, una nel 1794 tra le truppe russo-prussiane
guidate dal Generale Götz e quelle polacche con a capo il Generale Tadeusz
Kosciuszko; l’altra nel 1809 tra le truppe polacche guidate dal Principe Jozef Poniatowski e l'esercito
austriaco guidato da Ferdinando Carlo Giuseppe d'Austria-Este.
_* Tutta la famiglia Poniatowski è vissuta a Varsavia dove, nella Reggia e nel
Parco di Łazienki, risiedeva il Re Stanisław August Poniatowski.
KONSTANCIN
Località di villeggiatura in
Mazovia. Il nome Konstancin deriva dal nome della contessa Konstancja di
Potulicki Skórzewska, proprietaria dell’azienda agricola forestale di Costanza,
risalente alla fine del XIX secolo. Attualmente a Konstancin, le case e le ville storiche sono abitate da uomini d'affari,
da artisti e da giornalisti, mentre negli anni del dopoguerra, questa terra era
stata considerata dalle autorità di Varsavia come un luogo d’esilio. Dal 1953,
Negli anni '60 sono poi stati scoperti
depositi di salamoia con una temperatura di 29° C e con proprietà rilassanti e
cosmetiche, per cui, nella foresta accanto al lago originato dal fiume Mala, affluente
della Vistola, è sorta una stazione termale.
PŁOCK
La città di Płock in Masovia, prima dell'avvento del popolo polacco, ossia prima del 966, era un Centro di Culto per le tribù pagane slave, che adoravano un Dio qudrifronte simile al bifronte Giano. Nel 1009 si stabilirono in città i Benedettini. Nel 1130 vi sorge la Cattedrale della Beata Vergine Maria. Dall'Ottocento qui è attiva la Confessione Religiosa dei Mariaviti, ossia degli "Imitatori della vita di Maria", con una loro Chiesa Neogotica. Museo Mazowieckie dello Stile Scessja, ovvero Liberty e Museo Diocesiano. Rynek con Casa Barocca e con Convento delle Suore.
Rynek
Convento delle Suore a Rynek
Casa Barocca a Rynek
Chiesa dei Mariaviti
Renne, Slitte, Babbi Natali, Sculture di ghiaccio artistiche e naturali e Luminarie per Natale 2017
Ottima Karczma
2018: Anno dedicato a San Stanislao Kostka Patrono dei ragazzi
Lungo-Vistola
"Betullocchio" (a destra) da betulla, come "Pinocchio" da pino
Gruppo musicale gitano
Conversazione silenziosa
Mi hanno chiuso in gabbia allo zoo! Aiuto!!!!!
Lampioni spruzza-acqua in goccioline contro la calura estiva
WARSZAWA
Relax al Ristorante
2018: Anno dedicato a San Stanislao Kostka Patrono dei ragazzi
Lungo-Vistola
"Betullocchio" (a destra) da betulla, come "Pinocchio" da pino
Gruppo musicale gitano
Conversazione silenziosa
Mi hanno chiuso in gabbia allo zoo! Aiuto!!!!!
CZERWIǸSK:
Czerwińsk è una cittadina con un porto sul fiume
Vistola indissolubilmente legata alla storia del locale Convento dei Canonici Regolari,
fondata nel XII secolo. Il primo documento che menziona Czerwińsk è una Bolla
di Papa Adriano IV che risale all’anno 1.155. Il fondatore del Convento è
Alessandro di Malonne Vescovo di Plock tra gli anni 1.129 e 1.156. La Chiesa romanica
dell'Annunciazione della Vergine Maria risale, anch’essa, alla seconda metà del
XII secolo. Tra gli abati, oltre al segretario della Regina Bona Sforza, Jan
Lewicki, nel corso dei secoli, figurano: il nipote del Re Stefan Batory, Andrzej
Batory, i fratelli del Re Carlo Ferdinando Vasa e Michele Poniatowski, fratello
del Re Stanislao Augusto. Sul fiume Vistola vicino a Czerwińsk durante la
guerra contro i Cavalieri dell'Ordine Teutonico nel 1410, fu costruito un ponte
di barche, ormai andato distrutto.
Capitale della Polonia, casa, città, amore, famiglia, lavoro, svaghi, amicizie, cultura, teatro, studio, ricerca, pubblicazioni, rievocazioni storiche, feste ... Natale, Capodanno, Carnrvale ...
FOLCLORE POLACCO
Parada Gazdowska w Zakopanem
Karolina i Arkadiusz Przejazd konny
Zalasowianie - Pod zielonym dębem
https://www.youtube.com/watch?v=jaH-9qcR4Hk
MAŁA WIEŚ:
Chiesa di Sant'Anna
NADARZYN:
KARCZEW:
OKĘCIE:
KOBYŁKA:
ŚWIDER:
MORYSIN:
È un'area, con la
sua Riserva Naturale e con il Canale Sobieski, tra il Lago Wilanowskie ad ovest
e il Fiume Wilanów ad est. Negli ultimi anni del XVIII secolo, il Principe Stanislao
Kostka Potocki, allora proprietario di Wilanow, trasforma la parte
settentrionale di quel territorio, in un Parco Romantico e così lo chiama
Morysin, in onore di suo nipote Maurizio Potocki, dal vezzeggiativo di Morysiem. In quest’area
oggi, sono ancora visibili, anche se in rovina: un Palazzo classico dalla forma
rotonda, del 1811, progettato dall’Architetto polacco Chrystian Piotr Aigner;
una Casa, detta “Dom Dozorcy”, del 1850, progettata dall’Architetto marchigiano
Francesco Maria Lanci; un “Oraculum”, del 1825; una Porta Neogotica, del 1846,
progettata, ancora, dall’Architetto romano Henryk Marconi; Gajówka Drewniana,
del 1846. Questo territorio, nel XVII secolo apparteneva al Re Giovanni Sobieski.
(Foto da Wikipedia)MAŁA WIEŚ:
PIASECZNO
A Rynek si trovano il Municipio Classicista e la Chiesa gotica di San'Anna. Poi sono presenti in città un Mikwa e un Cimitero ebraici, una stazione ferroviaria a scartamento ridotto con piccoli treni del XIX secolo, in servizio da Piaseczno Miasto a Terczyn. Poi un lago e una serie di dune di sabbia.
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Non siamo in una riserva di indiani in America, ma ci troviamo fra le Colline di Simone in Polonia, dove è vietato farsi il bagno nelle pozzanghere.
Nie jesteśmy w rezerwacie Indian w Ameryce, ale znajdujemy się w Górkach Szymona w Polsce, gdzie nie wolno kąpać się w kałużach.
Ecatombe di conchiglie a forma di cozze giganti
Chiesa di Sant'Anna
Ratusz e Mezzaluna sulla cima del Municipo
TARCZYN
Cittadina nella regione della coltivazione delle mele. Ultima stazioncina del piccolo treno del XIX secolo, di Paseczno Miasto.
Locanda settecentesca dove ha alloggiato Michele Poniatowski e Stanislao Augusto
Ultima stazioncina della ferrovia a scartamento ridotto del XIX secolo,
proveniente da Piaseczno Miasto.
26.06.17 - 0.100
07.09.17 - 0.200
18.09.17 - 0.220
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