martedì 28 giugno 2011

COLLEZIONI: DIPINTI, DISEGNI, INCISIONI, CERAMICHE, SCULTURE, LIBRI, MANOSCRITTI

Varsavia
Ipotesi d'una Mostra: tutti i personaggi dei testi teatrali, editi e inediti, messi in scena e non: le loro immagini, le loro vicende, i luoghi delle loro avventure, le loro opere originali, quelle pubblicate nei libri o raffigurate nelle incisioni dell'epoca. Un mondo, questo, è vero, che ti riconduce pericolosamente al passato; alla fine però così ricco di tante ordinarie e straordinare esperienze dalle quali, qualora lo si volesse, si potrebbero trarre insegnamenti per come vivere al meglio il presente in vista di un futuro che potrebbe presentarsi al cospetto di chi venisse sorpreso impreparato, ancora più pericoloso.

Catalogo Incisioni e Stampe

“LÉOPOLD MOZART CHE SUONA CON I FIGLI WOLFGANG E MARIE”
Opera: Eliografia.
Autori: Jean-Baptiste Delafosse - Louis Carroges De Carmontelle – Armand Durand.
Dimensioni: cm. 26,00 x 16,00.
Luogo e Data: Paris, 1878.
Provenienza: Fino al 31/11/2007 ha fatto parte della Collezione Wilfred-Emmanuel Marty di Toulouse (Francia). Dall’1/12/2007 al 14/4/2008 è apparsa nella Collezione Alberto Macchi di Roma in Italia. Dal 15/5/2008 appartiene alla Collezione Angela Sołtys di Varsavia in Polonia.
Descrizione: Sotto l’immagine a sinistra: C. De Carmontelle del. – Al centro: Héliographie A. Durand – A destra: Delafosse Sculp. 1764 – Sotto al centro: Léopold Mozart. Père de Marianne Mozart. Virtuose agée de onze ans et de J. G. Wofgang Mozart. Compositeur et Maitre de Musique agé de sept ans.
Note: Cette gravure héliographique* par Durand a étée exécutée a Paris en 1878 d'après un tirage du 1764, par une sculpture de Delafosse, d'après un aquarelle de Carmontelle du 1763.
* Eliografia è un procedimento fotografico per la riproduzione di immagini. Inventato da Joseph Nicephore Niepce intorno al 1822, il nome deriva dalle parole greche ‘helios’ ovvero ‘sole’ e ‘graphein’ ossia ‘disegno’. Alla ricerca di un metodo per sopperire alle sue scarse capacità di disegnatore, Niepce si interessò delle proprietà fotosensibili del cloruro d'argento che abbandonò in favore del bitume di Giudea. Questa sostanza è un tipo di asfalto normalmente solubile all'olio di lavanda, che indurisce se esposto alla luce. Per i primi esperimenti Niepce utilizzò una incisione di Papa Pio VII; cosparse una lastra di peltro con questa sostanza e vi sovrappose l'incisione. Dove la luce riuscì a raggiungere la lastra di peltro attraverso le zone chiare dell'incisione, sensibilizzò il bitume, che indurendosi non poté essere eliminato dal successivo lavaggio con olio di lavanda. La superficie rimasta scoperta venne scavata con dell'acquaforte e la lastra finale poté essere utilizzata per la stampa. Fu solo più tardi che Niepce utilizzò la camera oscura per catturare vedute del mondo. Circa nel 1826 inserì una lastra di peltro e bitume in una camera oscura posta al terzo piano della sua tenuta a Le Gras. L'esposizione alla luce fu molto lunga, circa 8 ore, a cui seguì il lavaggio e l'uso di vapori di iodio per annerire le zone lavate dal bitume. Il risultato non fu molto preciso, a causa della rotazione della luce solare. Immagini migliori si ottennero su supporto in vetro, che permise di realizzare eliografie più definite. Niepce si associò con Louis Daguerre, con cui lavorò allo sviluppo della dagherrotipia, il primo procedimento fotografico ad ampia diffusione. Seguirono in Francia gli esperimenti di Armand-Durand. Son procédé "d'héliographie sur acier et sur cuivre pour tirage typographique et en taille douce" fut présenté à la Société Française de Photographie en 1867. La finesse de cette technique permettait d'approcher les états primitifs des premiers tirages, alors que les plaques gravées, usées, donnaient des tirages de mauvaise qualité. Georges Duplessis s'adressa à Armand-Durand pour réaliser le fac-similé de l'ouvrage de Boyvin, "Le livre de bijouterie de René Boyvin, d'Angers", imprimé à Paris en 1575. Ce fac-similé fut imprimé en 1876 avec 16 pages de textes et 20 planches en héliogravure.
JOHANNES CHRYSOSTOMUS WOLFGANG THEOPHILUS MOZART (Salzbourg 27/1/1756 — Vienne 5/12/1791), ovvero Wolfgang Amadeus Mozart, musicista e compositore. Molte persone che conobbero il piccolo Mozart rimasero sbalordite dalle sue capacità, lasciandone trepide testimonianze.
JOHANN GEORG LEOPOLD MOZART (Augsburg 14/11/1719 – Salzburg 28/5/1787), musicista, compositore, professore di musica e violinist. Padre di Wolfgang Amadeus, di Anna Maria e di Maria Anna Walburga Ignatia. Ha conosciuto il compositore Franz Josef Haydn.
MARIA ANNA WALBURGA IGNATIA MOZART (Salzbourg 30/7/1751 – Salzbourg 29/10/1829), detta Nannerl. Musicista. Sorella di Wolfgang Amadeus Mozart. Precoce come Amadeus si esibiva fin da giovanissima al fianco di suo fratello al clavicembalo e al fortepiano.
LOUIS CARROGIS DE CARMONTELLE o CARMONTELLE (Paris 15/8/1717 – Paris 26/12/1806), pittore, disegnatore, incisore, drammaturgo, architetto, paesaggista. Come autore scrisse piccole pièces teatrali dal titolo “Proverbes”. Fu anche il precursore della Lanterna Magica e l’allestitore del Parc Monceau di Parigi.
JEAN-BAPTISTE DELAFOSSE (Paris 1721 - 1775), incisore, disegnatore. Autore di immagini cartografiche storiche in seno alla “David Rumsey Historical Map Collection”. Fece il disegno preparatorio per l’acquaforte a bulino “La Malheureuse Famille Calas”.
ARMAND o AMAND DURAND (Paris 1831 - 1905), stampatore. È l’editore privilegiato di acqueforti su rame e acciaio delle opere di Rembrandt e di Dürer. È conosciuto dai migliori bibliofili e amatori di stampe per aver messo a punto il procedimento tecnico fotografico con l’acquatinta detto Heliographie.

“MARIA COSWAY, FIERA EDUCATRICE, CON UN SUO ALLIEVO”
Opera: Acquaforte e puntinato.
Autori: Richard Cosway – Francesco Bartolozzi – Rudolf Ackermann.
Dimensioni: cm. 25,00 x 33,00.
Luogo e Data: London 1809.
Provenienza: Fino al 28/1/2008, di proprietà della Collezione Antiquarium, Roma. Dal 29/1/2008 al 5/4/2008 ha fatto parte della Collezione Alberto Macchi, Roma. Dal 6/4/2008 è di proprietà della Dott.ssa Angela Sołtys, Varsavia.
Descrizione: Sotto l’immagine, a sinistra: R.° Cosway R. A. delin. – A destra: F. Bartolozzi R. A. sculp. – Sotto, al centro: The fair moralist and her pupil. – Sotto: London, Publith.d . | . 1809. at R. Ackermann’s Reporistory of Arts. 101. Strand.
Note: Questa acquaforte e puntinato* di Francesco Bartolozzi è stata tratta da un dipinto di Richard Cosway, che ha ritratto sua moglie Maria Hadfield Cosway**, pittrice, miniaturista, poetessa e musicista, qui nel ruolo di educatrice, in compagnia d’un suo allievo.
* Le incisioni di Francesco Bartolozzi sono realizzate mediante una tecnica particolare, detta ‘Puntinato’, messa a punto da lui in Inghilterra, poi da lui stesso divulgata. Il ‘Puntinato’ non va confuso con il ‘Poitillisme’ o ‘Puntinismo’ che invece è un movimento pittorico sorto a Parigi nel 1885, che ha per caratteristica la scomposizione della luce nei colori dello spettro, per cui i colori non devono essere mescolati, ma accostati l’un l’altro in tanti piccoli puntini. Così la fusione dei colori in questo modo non avviene nel quadro, ma nella retina degli occhi di chi osserva.
**Fiera ed orgogliosa di questa sua attitudine, Maria Cosway, nel 1821 istituirà un Collegio per giovani donne in Francia e un Collegio per donne inglesi a Lodi, in Italia. Maria Cosway è stata ritratta da Valentine Green, Luigi Schiavinetti, Antony Cardon, R. Thew e da Giovanni Paolo Lasinio. E i dipinti di suo marito Richard Cosway, che la ritraggono, sono stati incisi poi da Francesco Bartolozzi. Ella era talmente affascinante che il Principe Polacco Stanisław Potocki di Wilanów, incontratala in Italia, la definì ‘Donna magnetizzante’. Affermata pittrice, da giovane ha copiato in Galleria a Firenze, insieme a Lady Lucan e a Irene Parenti, quest’ultima quattro anni più grande di lei e quindi più esperta, con la quale entra in competizione. Ha studiato poi con i più famosi pittori dell’epoca, come Batoni, Mengs, Füsel, Wright of Derby, Zoffany ed ha frequentato Angelica Kauffmann, Elisabetta Vigée-Lebrun e Johua Reynolds. Ha esposto ben 42 volte alla Royal Academy di Londra e una volta anche alla Galleria del Louvre a Parigi. Tra le sue numerose opere figura il “Ritratto di Isabella Czartoryska”, inciso poi da Testolini. Nel 1834 viene nominata Baronessa da Francesco I di Borbone Re delle Due Sicilie.
MARIA LUISA CATERINA CECILIA HADFIELD (Firenze 11/6/1759 – Lodi 5/1/1838), pittrice ed educatrice. Da bambina assiste all’uccisione di 3 suoi fratelli e di una sorella da parte della nurse impazzita. Nel 1781 sposa il pittore Richard Cosway. Nel 1787 muore sua figlia Luisa Paolina Angelica a soli sei anni e suo marito la fa imbalsamare.
WILLIAM RICHARD COSWAY (1742 – 1821), pittore, ‘Primarius Pictor’ del Principe di Galles. Il 18 gennaio 1781, all’età di 39 anni, sposa Maria Hadfield, anche lei pittrice, di 22 anni, però sei anni più tardi, perduta la figlia, lo tradirà prima col tenore Luigi Marchesi, poi addirittura con Thomas Jefferson, Presidente degli Stati Uniti d’America.
FRANCESCO BARTOLOZZI (Firenze 25/9/1725 – Lisbona 2/3/1815), incisore. Suo figlio Gaetano Stefano (Venezia 1757 - Parigi 25/8/1821), oltre che incisore, allievo di suo padre, dal 1785 iniziò l’attività di commerciante di stampe e le sue prime vendite furono le incisioni di Francesco Bartolozzi che ritraevano Maria Cosway da Richard Cosway.
RUDOLPH ACKERMANN (Stolberg 20/4/1764 – Londra 1834), pioniere della litografia, ha prodotto le più belle stampe inglesi e stampato libri e riviste. Nel 1795 ha aperto un negozio di stampe al n. 96 The Strand a Londra, trasferitosi nel 1796 al n. 101. Successivamente ha creato il ’Repository of Arts’, frequentato dagli artisti più famosi.

“CARLO V DUCA DI LORENA”
Opera: Incisione a bulino.
Autori: Nicolò Billy il Vecchio.
Dimensioni: cm. 18,50x24,00.
Luogo e Data: Roma, 1686(?).
Provenienza: Fino al 5/7/2011 è stata di proprietà di Astrea Amaduzzi. Dal 6/7/2011 appartiene alla Collezione Alberto Macchi di Roma.
Descrizione: Sotto l’immagine al centro: Carlo V Duca di Lorena Generalissimo dell'Armi Cesaree - A sx: N. Billy Sculp. – A dx: A. S. Saluatoro di Lauoro.
Note: Questa incisione è stata stampata a Roma nella Stamperia accanto alla Chiesa di San Salvatore in Lauro di proprietà dello stesso autore dell'opera, Nicolò Billy il Vecchio.
NICOLO’ BILLY IL VECCHIO (Francia fine prima metà del XVII sec. – Roma inizio prima metà del XVIII secolo), incisore e stampatore. Giunto a Roma dalla Francia, apre qui, intorno al 1650, tre stamperie e librerie, una a Piazza dell’Orologio, una accanto alla Chiesa di San Salvatore in Lauro e una vicino alla statua di Pasquino nei pressi di Piazza Navona. Nel 1686 stampa la carta geografica del Peloponneso o Morea e riproduce al bulino il ritratto di una serie di Cardinali. Sposatosi, ha tre figli: Nicolò il Giovane, Vincenzo e Antonio. Questi intraprenderanno il suo stesso mestiere di incisori e lavoreranno a Napoli oltre che a Roma. Nicolò il Giovane inciderà opere di Guido Reni, il ritratto di Pier Luigi Ghezzi, alcune pitture di Ercolano, l’Allegoria della Francia da cui la sua famiglia ha origine e dell’Italia l’altro paese dove invece la sua famiglia s'è trasferita.
CARLO V DI LORENA (Vienna 3/4/1643 – Wels 18/4/1690), è Duca della Lorena francese dal 1675 al 1690. Fa una rapida carriera militare nell'Impero Asburgico, fino a divenire Generalissimo. Nel 1678 sposa Eleonora Maria Giuseppina d'Austria, figlia di Ferdinando III del Sacro Romano Impero e di Eleonora Gonzaga, vedova ormai da cinque anni di Michał Korybut Wiśniowiecki, Re di Polonia. Nominato feldmaresciallo nel 1683, aiuta il successivo Re di Polonia Jan Sobieski, nella Battaglia di Vienna contro i Turchi. Scaccia ancora gli Ottomani da Budapest.
Incisione di Morghen
Incisione acquarellata di Volpato
Incisione di Fragonard
Incisione di Hackaert
Incisione di Bartolozzi


ARTISTI CONTEMPORANEI

"Angelo Maria Ripellino" di Anna Dell'Agata, Pineto 1983
(Mostra Aleph a Roma dal 26/3 al 6/4/2013)
(Cesare G. De Michelis, Bibliografia di Angelo Maria Ripellino, Pellecchia, Atripalda 1984)


Catalogo della pittrice Anna dell'Agata
"Porticciolo" di Gisela Breitling, Berlino 2005
"Fanciulla" di Oronzo Mastro, Novara 2010
"Cielo calante" di Fiammetta Selva, Roma 1994
A RAFFAELE ORLANDO: PITTORE
Sono immagini che evocano mondi magici, sacri, ovattati ..., onirici.
Sono come sogni a cui ci si affida volentieri per ritrovar pace.
Complimenti ad un uomo così poliedrico,
dai profili integri: umano, etico, politico, artistico, religioso.
(Alberto Macchi, Varsavia giugno 2014)













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