sabato 24 settembre 2016

TURISMO IN POLONIA: CHIESE, PALAZZI, MONUMENTI, BELLEZZE NATURALI

“MODLISZKI RELIGIJNE”
TERRE APPARTENUTE AL PRINCIPE PRIMATE MICHELE PONIATOWSKI


TERRITORIO APPARTENUTO AL PRINCIPE PRIMATE MICHELE PONIATOWSKI: Il Principe Primate di Polonia, Vescovo Michele Poniatowski, vissuto nella seconda metà del XVIII secolo, fratello del Re di Polonia Stanislao Augusto, possedeva un territorio che si estendeva dal Fiume Vistola a Sud-Ovest lungo le terre di Jabłonna, al Fiume Narew a Nord-Est lungo le terre di Wieliszew e dal territorio di Modlin a Nord-Ovest alle sponde dell’attuale Lago artificiale di Zegrze a Sud-Est. Tutta questa  superficie – bagnata da corsi d’acqua e laghetti con carpe, trote, lucci e castori; ricca di boschi, soprattutto di abeti, pini, betulle e querce, frequentati principalmente da cervi, aquile, alci e cinghiali; dove l’insetto più diffuso, oltre alla libellula, allo scarabeo e alla zanzara, è la mantide religiosa, ovvero Modliszki religijne, che per la sua massiccia presenza, avrebbe dato il nome alla confinante città di Modlin – oltre alla Villa di Jabłonna, comprendeva il ricco Palazzo di Góra di proprietà del Principe Stanislao Poniatowski, suo nipote e quindi anche nipote del Re di Polonia Stanislao Augusto. In omaggio alla sua straordinaria persona – particolarmente amata da tutti i suoi sudditi – all’interno di questo vasto territorio, già quand’egli era ancora in vita, due località assunsero il suo nome, quello di Michałów, l’una, e il suo cognome, quello di Poniatów, l’altra. Egli, infatti, aveva fatto costruire nella zona, case, scuole e ospedali per i suoi contadini, oltre che fattorie, residenze, aranciere, altane e casini di caccia per sé e per i suoi sudditi più agiati. Alla sua morte, tutte queste terre passarono al Principe Giuseppe Poniatowski, altro suo nipote e quindi anche nipote del Re di Polonia Stanislao Augusto, oltre che cugino del Principe Stanislao Poniatowski. Oggi quest’area contiene la città di Legionowo, la cui Stazione Ferroviaria la collega a Varsavia e al suo Aeroporto Federico Chopin, nonché a Modlin e al suo aeroporto e la cui Scuola di Polizia è la più importante in Polonia; l’Ospedade Oncologico Mazowiecki a Wieliszew, uno tra i più attrezzati e moderni in Polonia; l'Agriturismo Stachnik ancora, con cavalli, pony, maiali e galline, sulle rovine d'una antica fattoria, di fronte al Laghetto Wieliszewskie; la Località di Michałów, con pinete, sorta laddove nel settecento c’era una fattoria; la Località di Poniatów, con boschi di abeti e betulle; e, infine, la Diga di Dębe sul Fiume Narew, la cui edificazione ha dato luogo al Lago di Zegrze (*).

(*) Sulle sponde del Lago artificiale di Zegrze, meta di villeggianti, particolarmente nel periodo estivo, oggi si trovano la Fattoria Bioton Tour, complesso molto vasto, che ospita banchetti nuziali, in località Białobrzegi a Nieporęt, originalissima riproduzione d’una antica fattoria della zona; il Porto di Pilawa-Potocki sul Lago di Zegrze a Nieporęt, attracco per yacht, con annessa una rinomata Scuola di Vela;  il Camposanto di Białobrzegi con alcune Stele Funerarie dei 10.000/15.000 soldati tra italiani, polacchi, russi, bielorussi e ucraini, morti di stenti, di freddo o per maltrattamenti nel  confinante Campo di Beniaminów, tra l'agosto del 1941 e il dicembre del 1943; l'Hotel Marina Diana, anche questo in località Białobrzegi, concepito e attrezzato come se si trovasse sulla riva d'un mare italiano; il Bar, Ristorante e Locanda Laguna, dentro il territorio di Nieporęt.


 
Agriturismo Stachnik a Wieliszew

Lago di Zegrze

Porto di Pilawa a Nieporęt



Stele Funeraria nel Camposanto di Białobrzegi a Nieporęt






Fattoria Bioton, in località Białobrzegi a Nieporęt


Hotel Marina Diana, in località Białobrzegi a Nieporęt, sul Lago di Zegrze


Fiume Narew


Zapora Wodna w Dębem - Foto da: Opencaching.pl






 Restauracja Laguna




 Porto di Pilawa


 Ristorante Ucraino U Okrasy


 Bosco di Pini


Lago di Wieliszew




Lago di Klucze



WIELISZEW: Cittadina all'interno del Comune di Varsavia, nei pressi del Lago artificiale di Zęgrze (*), che ha per immissario ed emissario il Fiume Narew. (**) Nel 1294, in questo villaggio il Vescovo Tomasz di Nowy Dwór Mazowiecki vi consacrò una chiesa parrocchiale in legno, che però poi è andò bruciata. Nel XV secolo, nella località di Wieś Góra, davanti ad un ramo del Fiume Narew, era sorto un palazzo con parco, di proprietà della Famiglia Nałeczów. Questa residenza – oggi ridotta in rovina – insieme ad altri terreni circostanti, fino a Jabłonna e Legionowo, nella seconda metà del XVIII secolo entrò a far parte del vasto comprensorio ormai divenuto di proprietà del Vescovo Primate Michał Poniatowski. Così, nel 1780 essa venne ristrutturata dall’Architetto Stanisław Zawadzki per il nuovo proprietario, il Principe Stanisław Poniatowski, nipote del vescovo e, conseguentemente nipote anche del Re di Polonia Stanisław August. Il Principe Stanislao, in questa nuova residenza ospitò illustri personaggi, come Ignacy Krasicki e Giuseppe Stanisław Trembecki.

(*) Il Lago di Zegrze è principalmente un luogo di riposo. Si stima che ogni anno nei porti sulle rive del lago, in estate, arrivino almeno 1.500, tra yacht e imbarcazioni diverse. Le scuole di vela, che ormai operano qui da molti anni, hanno addestrato diverse generazioni di marinai. In questo lago ha iniziato la sua carriera Mateusz Kusznierewicz, due volte Medaglia Olimpionica e due volte Campione del Mondo nella classe Finn e nella classe Star; oggi Presidente del Baltic Sail, l'importante evento marinaro internazionale che comprende la Regata di Nord Cup e che si organizza ogni anno in luglio a Danzica. L’acqua limpida, la bassa profondità del lago, la presenza di una grande varietà di pesci – dall'orata, alla carpa, fino al pesce gatto – nei mesi caldi, inoltre, lo rendono un paradiso ideale per i pescatori e, naturalmente, per i bagnanti. In inverno, invece, quando il lago gela completamente e la vegetazione tutt'intorno si ricopre d'una spessa coltre di neve, tutta questa zona si trasforma in uno straordinario paesaggio fiabesco.

(**) Durante il dragaggio del fiume Narew nel 1980, sono stati trovati frammenti d’una imbarcazione del I secolo d. C., una punta del XV secolo e una lama del XVII secolo.

Panorama con Jezioro Zegrzynskie (Foto da: Jezioro Zegrzynskie.pl)

Ruiny Palacu Stanisława Poniatowskiego w Górze (Foto : Mariusz Kraszewski)

Dependance w Górze (Foto: Grzegorz Biernat)



Granaio w Górze (Foto: Grzegorz Biernat)


Reperto della Villa di Stanislao Poniatowski


Disegno di Zygmunt Vogel del Palazzo di Góra del Principe Stanislao Poniatowski, 
progettato nel 1780 da Stanisław Zawadzki (http://ilikewarsaw.pl/2013/palac-w-gorze-rezydencja-ksiecia-stanislawa-poniatowskiego.html)














Góra - Resti Villa Stanislao Poniatowski




Cucine e abitazione servi di S. Poniatowski



Tomba di moglie e marito del primo Ottocento
Kaplica z 1834 roku na Cmentarzu parafialnym w Wieliszewie w Górze


Lago Wieliszewskie


Zaskroniec / Biscia del Lago Wieliszewskie 
Foto da: http://bloglesniczego.erys.pl/blog/?p=1&id_blog=3&lang_id=5&id_post=3487


Jezoro Wieliszewie










Mazowiecki Szpital Onkologiczny Uczelni Warszawskiej im. Marii Skłodowskiej-Curie






















Lago Wieliszewskie



 Poniatów




Plaża Wieliszewie





Uova uniche al mondo per freschezza e bontà

POMIECHOWO: Villaggio vicino alla spiaggia di Pomiechówek sul Fiume Wkra. Qui sorge la Chiesa Cattolica Romana di Sant’Anna del 1415, il cui interno è stato progettato da architetti italiani, come Giovan Battista Veneziano, gli stessi che hanno ricostruito la chiesa collegiale di Pułtusk. Questa chiesa, restaurata nel 1783 con i fondi messi a disposizione dal Vescovo Primate Michele Poniatowski, si trova vicino a Stanisławów, dove è stata costruita di recente una chiesa ortodossa. 









 Monogram Sw. Anni (uguale a quello reale di Stanislao Augusto, ma con la S rovesciata)







TOPOLINA: Non è la Minni compagna di Topolino, personaggio creato da Walt Disney, ma una località originariamente ricca di boschi di Pioppi (Topole), bagnata dal Lago di Chiave (Klucze). In zona sono sorti vari allevamenti di cavalli. 

Minni e Pippo



Salice, dimora del Diavolo Rokita



LEGIONOWO: Cittadina con la più grande Scuola di Polizia della Polonia. In una Casina del 1892, è stato collocato un Museo Storico importante, con una filiale nel vicino villaggio di Piaski.







Gita Museale a bordo del bus d'epoca detto "Ogórek" ovvero "Cetriolo" 








Museo Storico a Legionowo



Luppolo


Cukiernia Sowa






NOWY DWÓR MAZOWIECKI: In città si trova la Chiesa di San Michele del 1792. La Chiesa, col Rynek e col Parco antistanti, fu fatta erigere dal Principe Stanislao Poniatowski, nipote del Re Stanislao Augusto e di suo fratello il Vescovo Primate Michele Poniatowski. Rinomata è la Cukiernia 'Szarow', produttrice d’uno dei gelati artigianali più buoni in Polonia. ('Sharoff' a Roma, è invece un'Accademia Teatrale, tra le migliori in Italia!). 









Casa Giudaica in Ul. Zdobywców Kosmosu (Conquistatori  dell'Universo) 


JONIEC: In questa cittadina sul Fiume Wkradi proprietà del Vescovado di Płock, nel 1784 il Vescovo Primate Michele Giorgio Luigi Poniatowski,  fratello del Re di Polonia Stanislao Augusto, Capo della Commissione Nazionale Istruzione, fece costruire una Chiesa neoclassica intitolata a San Luigi (terzo suo nome). All'ingresso, poi, fece porre una sorta di Abecedario in marmo con incise le lettere dell'alfabeto minuscole e maiuscole ed i numeri dall’1 al 24, utile per quegli studenti, figli dei poveri contadini che non potevano permettersi spese per l'acquisto di libri di scuola. Un’altra lapide in marmo con incise lettere e cifre, il Vescovo Michele Poniatowski, la fece applicare anche sul muro della Cattedrale di Kielce. Sulla lapide di Joniec, inoltre, fece aggiungere una sua poesia, che esaltava la Scienza, la Conoscenza, soprattutto quella diffusa da un governo illuminato e da un efficiente Comitato per l'Istruzione. Ecco la scritta originale in versi: "Czytać, Pisać, Rachować ucz się z tey Tablice, / Pomogą ci do tego Proboszcz, Pan, Rodzice, / Chceszli dokładniey poznać tę naukę walną, / Wraz z inszemi Xiążeczkę masz Parafijalną. / Korzystaj z daru, któryć czyni Rząd Krayowy, / Będziesz z niego majętny, gospodarny, zdrowy. / Proście Boga za Króla, Oyczyznę, Panów i Dobrodziejów / oraz Biskupa X. Poniatowskiego, autora tey Tablicy. Roku 1784", che, nella traduzione italiana dice: "Leggere, Scrivere, Contare: impara, tutto ciò attraverso questa targa, e vedrai che il Parroco, il Signore di queste terre e i tuoi genitori ti aiuteranno.  Se poi vuoi saperne di più circa questa Scienza, hai a disposizione, tra gli altri, un libretto parrocchiale. Approfitta, quindi, di questo dono che ti offre il Governo dello Stato, perché, grazie ad esso, sarai sano, ricco e capace di gestirti. Prega Dio per il tuo Re, per la tua Patria, per i tuoi Padroni e per i tuoi Benefattori; e anche per il Vescovo, Principe Poniatowski, autore di questa targa”.

Stara Wrona Cappella

Stara Wrona campagna con Nowa Wrona e Wrona












Poesia del Primate Michele Poniatowski sulle mura della Chiesa di Joniec



Dacie nei boschi a Sobieski


Una prima e una seconda Dacia

Pentola militare per la zuppa di fagioli





Salici Rokita esplosi per il gelo

Sobieski


SEROCK: Una città alla confluenza dei fiumi Bug e Narew, la cui prima menzione risale al 1065. Essa è situata su una collinetta boscosa chiamata Babarka, che declina fino alle rive del Fiume Narew. In cima si trova la Chiesa di Sant’Adaberto in stile gotico. Nel Rynek, oltre al Ratusz, si trova la Pracownia Cukiernicza Pykotka, pasticceria artigianale produttrice del famoso Budyń Serocki. Nelle vicinanze c’è la Zajazd Pod Zlotym Okoniem, trattoria famosa per i suoi molteplici piatti di pesce d’acqua dolce e di mare. Nell'altra località di Jadwisinie, sempre nel territorio di Serock, è situato l'antico Palazzo RadziwiłłówNella vicina località di Dębe si erge maestosa la Diga sul Fiume Narew che ha generato il lago di Żegrze.


 Rynek

 Pracownia Cukiernicza Pykotka

Famoso "Budyń Serocki"


 Spiaggia



 Zajazd Pod Zlotym Okoniem

Chiesa di Sant’Adaberto


Diga


Pałac Radziwiłłów w Jadwisinie

BENIAMINÓW: Villaggio nei pressi del Lago Zegrze.  Qui nel 1941 è sorto un Lager 333 o Campo di Dedenzione Tedesco che ha ospitato in condizioni disumane prigionieri russi, bielorussi, ucraini, polacchi e 2.720 Internati Militari Italiani (in tedesco Italienische Militär Internierte - IMI), rastrellati dai tedeschi dopo l'Armistizio dell'8 settembre 1943. Nella Zona esiste anche il Forte Beniamin, una struttura in mattoni costruita dai russi nel periodo antecedente alla guerra mondiale. A Białobrzygi ai confini dell'ex Lager, si estende un grande cimitero con tre sole tombe di soldati italiani e con una infinità di tombe anonime di soldati russi.








Cimitero Militare: Tombe di Militi Ignoti Russi



 Tombe di Internati Militari Italiani, compagni di prigionia di Giovannino Guareschi, mensionati nel suo ”Diario Clandestino: 1943-1945”



Lager 333

RADZYNIM: Città con la Chiesa Collegiata della Trasfigurazione progettata dall’Architetto Jan Chrystian Kamsetzer, del Settecento, rimaneggiata e col Campanile rimasto originale. All'interno c'era (e ora non c'è più) un ritratto, di autore ignoto, del Vescovo Principe Michele Poniatowski che nel 1780 consacrò la chiesa. Sulla facciata si trova ancora una targa in marmo dell'epoca che ricorda l'anno della Consacrazione. Anche la Canonica è un edificio del XVIII secolo.



 Targa del 1780 che attesta la Consacrazione


Poesia su una lapide dentro la chiesa



Monumento a Koszuszko



Casa del Parroco

Skansen a Ulików

Fiume Bug che segna il confine con la Bieloeussia

Cappella del Camposanto

Camposanto: Sacrari dei Morti nella I e nella II Guerra Mondiale

Antico Panificio del 1937


Cavallo (con scarpe da tennis) e Calesse di legno

CIECHANÓW: Il suo Castello, sede nel XIII secolo del Primo Castellano in Polonia, venne attaccato dai Cavalieri Teutonici. Questa città, stando ad alcuni ritrovamenti, sarebbe nata sulle rovine di insediamenti di Lusazi (*) del VII secolo. Qui sono state rinvenute anche delle Monete Romane, per cui oggi alcuni Ricostruttori Storici spesso si esibiscono in battaglie nei campi attorno al Castello, parte, indossando costumi e armature che riprodurrebbero fedelmente quelle dei legionari romani presumibilmente ivi giunti circa 2.000 anni fa e parte, indossando vesti da barbari armati con spade e scudi. Nel XVI secolo la Regina della Polonia Bona Sforza, dal momento che quando si recava in Lituania amava far sosta in questo Castello, volle contribuire, con offerte generose di danaro, alla crescita di questa città. Ricche di storia sono anche la Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria tardo gotica, del XVI secolo e la Fabbrica della Birra Browar Ciechan fondata nel 1864 dalla famiglia Wilich.

(*) Nel V secolo la popolazione slava dei Sorbi s'insediò nella Lusazia, regione questa chiamata Serbia, estesa tra la Germania e la Polonia. Fra il 610 e il 641 molti Serbi emigrarono dalla zona verso i Balcani, su invito dell'Imperatore d'Oriente Eraclio, andando a formare la futura nazione della Serbia. Nel 1002 i polacchi presero il controllo della Lusazia, che entrò a far parte della Polonia nel 1018, finché fu assorbita dai principati tedeschi di Meissen e Brandeburgo meno di vent'anni dopo.


Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria - Foto  da Wikipedia






Ratusz

















 Reperti dei Lusazi




Monete romane




Fabbrica della Birra Browar Ciechan


Abbracciato al poeta



RYKI: una città sulla strada per Lublino. Fu fondata nel 1442. Nel 1762 morì qui il Governatore, Castellano di Cracovia, Stanisław Poniatowski, padre del Re di Polonia Stanislao Augusto. Nella Cattedrale, dov’è sepolto, è conservata una Poesia dedicata a lui, scolpita su una lastra di marmo.




Poesia dedicata a Stanislaw Poniatowski nel 1762


WOŁOMIN: una cittadina nei pressi di Varsavia che comprende la stupenda Foresta di Grabicz. Nei pressi l'Hotel Ristorante "Trylogia" in stile XVII secolo, all'interno d'un bosco.  Importante la Casa-Museo di Zofia e Wacław Nałkowski. Nei pressi si trova il villaggio di Ossów dove ogni anno si commemora la Vittoria della Battaglia del 15 agosto 1920, dei Polacchi contro i Bolscevici.



















Restauracja "Trylogia"







 Affresco


 Compleanno di Angela 2017


 Onomastico di Angela 2018


















Dom nad łąkami: Muzeum Zofii i Wacława Nałkowskich



Commemorazione e Festa della Vittoria della Battaglia di Ossów
del 15 agosto 1920 dei Polacchi contro i Bolscevici

MŁOCHÓW: un villaggio con uno splendido Palazzo progettato da Jakub Kubicki, il famoso Architetto presso la Corte del Re di Polonia Stanislao Augusto, autore del Belweder e delle Arcate nel Castello Reale di Varsavia. L'edificio si trova all'interno d'un immenso parco, con un laghetto e con alberi secolari.














PAROLE: è un villaggio nel Voivodato della Masovia, sul fiume Utrata. Esso compare già sui documenti storici, dalla seconda metà del XVI, sotto il nome di Parule.












WŁOCHY: una frazione indipendente della città di Varsavia, situata nella parte sud-occidentale della città, con diversi edifici dall'architettura particolare. "Włochy" che significa "Italia", è una parola che deriverebbe da "Włosy" (capelli) o da "Warzywa" (verdure), termini per identificare la terra di un popolo dai bei capelli oppure perché la Regina Bona Sforza, un'italiana, nel XVI secolo, impiantò in Polonia la coltivazione di tante verdure importate dall'Italia. Un'altra ipotesi sarebbe che la parola "Włochy" etimologicamente deriverebbe dall'aggettivo tedesco “Welsch” che starebbe ad indicare quegli italiani che risiedono nella terra dove si parla la lingua romanza. Sulla strada per Włochy si incontra Osiedle Przyjaźń o "Villaggio dell'Amicizia (polacco-sovietica)", un vasto insediamento nella zona di Wola alla periferia di Varsavia. Nel 1952 questo villaggio, circondato da filo spinato e sorvegliato dalle guardie, venne costruito per ospitare quei costruttori russi e quegli operai impegnati ad erigere il Palazzo della Cultura e della Scienza al Centro di Varsavia. Quindi c’erano (e, questi fabbricati, ci sono tuttora) case unifamiliari per gli ingegneri e per i tecnici e camerate per i lavoratori, con tutti i servizi necessari: cinema, mensa, club, biblioteca, ufficio postale, luce, gas e riscaldamento. Oggi questa zona è abitata da imprenditori, liberi professionisti, dirigenti, artisti.


La parola polacca ”Włochy”, in italiano si traduce ”Italia”.
(nella foto sono sotto il cartello che indica l'accesso a questo quartiere di Varsavia) 

Ho scelto di vivere nel quartiere di "Rakowiec" (quello che osservo nella foto), 


perché confina con ”Italia”; così mi sento più vicino alla mia patria.
Osiedle Przyjaźń
 



RASZYN: Il primo insediamento umano in quest’area c'è stato nel 1549, giacché qui passava l'antica strada che collegava Varsavia a Cracovia. A Raszyn si sono svolte due importanti battaglie, una nel 1794 tra le truppe russo-prussiane guidate dal Generale Götz e quelle polacche con a capo il Generale Tadeusz Kosciuszko; l’altra nel 1809 tra le truppe polacche guidate dal Principe Jozef Poniatowski e l'esercito austriaco guidato da Ferdinando Carlo Giuseppe d'Austria-Este. I monumenti più importanti ancora esistenti sono: l’"Austeria" del XVIII secolo, la Chiesa di Santo Stefano e Sant'Anna del XVII secolo e il Palazzo Barocco di Falenty del XVII secolo.











POWSIN: Le attrazioni di Powsin riguardano una chiesa fondata nel 1398, la “Chiesa di Santa Elisabetta” - “Kościół św. Elżbiety” - “Santuario di Nostra Signora Nostalgica” - “Sanktuarium Matki Bożej Tęskniącej” -, dove, all'interno, sull’altare maggiore, è posta una tela raffigurante il volto della Beata Vergine Maria, risalente al XVII secolo, di autore ignoto. Se poi ti avvicini ad osservare attentamente quel volto divino, con un'espressione quasi melanconica, sembra essere un opera del pittore Carlo Dolci. Ancora il Park Kultury e il Lago di Bielawa e l'Orto Botanico.



Madonna di GuidoReni - Madonna alla Chiesa di Powsin










Polska Akademia Nauk Ogród Botaniczny - Centrum Zachowania Różnorodności Biologicznej w Powsinie

JABŁONNA: Cittadina con la Villa Settecentesca di Sua Eccellenza il Principe Michał Poniatowski, abitata, poi, alla sua morte, dal Principe Józef Poniatowski, l'eroico suo nipote.".

mazowieckie.fotopolska.eu




Fot. Alberto Macchi









MODLIN: Con tutto il territorio non è soltanto il Secondo Aeroporto di Varsavia, ma anche una grande Fortezza voluta da Napoleone Bonaparte nel 1806.









OTWOCK: Città a circa 25 chilometri da Varsavia. Qui, nella prima metà del XX secolo, vi hanno alloggiato il pittore di origine italiana Michał Elwiro Andriolli nato in Lituania nel 1836 e il Maresciallo polacco Józef Piłsudski. Nei pressi si trova il villaggio di Otwock Wielki con lo splendido Palazzo Bielinski in stile barocco all'iterno d'un parco e accanto ad un lago - eretto nel 1682 dall’Architetto fiammingo Tylman von Gameren per il Maresciallo Kazimierz Ludwik Bieliński, ampliato poi, nel 1750, dall’Architetto d’origine italiana Jakub Fontana nato in Polonia nel 1710. In questo parco si trovano i segni della presenza del diavolo Rokita che appunto è solito alloggiare nelle paludi o nelle cavità che vengono a crearsi nei tronchi dei salici, a differenza dell'altro diavolo Boruta che invece risiede dentro le cantine ricolme di botti di vino nei sotterranei dei castelli in Polonia.





 Caffé "Lokomotywa" a Otwock

Palazzo Bielinski a Otwock Wielki


Caffé del Palazzo

Lago nel Parco del Palazzo

Conchiglie del Lago










Pic-nic al Lago































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Un ritratto di Rokita: disegno a matita
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ŁOWICZ: Importanti attrazioni del Ducato di Łowicz, ossia la Casa di Fryderyk Chopin a Żelazowa Wola, la Chiesa di San Michele Arcangelo del XVI secolo a Chruślin, la Cattedrale della Madonna e Sant'Alessio di Tum del XII secolo la cui abbazia fu fondata nel 997 da San'Adalberto sotto il Re di Polonia Boleslao I L'Intrepido (con impresse sul muro le impronte delle dita del diavolo Boruta che risiede dentro le cantine  ricolme di botti di vino nei sotterranei dei diversi castelli in Polonia, a differenza dell'altro diavolo Rokita che invece vive nelle paludi o nelle cavità che vengono a crearsi nei tronchi dei salici), sempre a Tum la Chiesa di San Nicola in legno del XVI secolo e l'antico Mulino a Vento nello Skansen costruito lì accanto, il Castello di Lęczyca del XIV secolo voluto dal Re di Polonia Casimiro il Grande, il Palazzo di Walewice del XVIII secolo fatto costruire dal Ciambellano del Re di Polonia Stanislao Augusto per sua moglie Maria Łączyńska Walewska, divenuta poi una delle amanti di Napoleone Buonaparte, la Casa Antica ben conservata a Janisławice, fino al Ristorante Oberża pod Złotym Prosiakiem ossia Taverna dei Porcellini d'Oro, di Nieborow.

Casa natia e Parco di Federico Chopin


Folclore e chiesa









La più ben conservata Cattedrale romanica in Polonia















Impronta delle dita del diavolo Boruta sul muro esterno della cattedrale




Un famoso ritratto di Boruta: incisione di H. Kübler tratta da un'opera di Juliusz Kossak





Chiesetta in legno con accanto un antico mulino anch'esso il legno





Castello Reale






Palazzo di Maria Walewska






Antica casetta




Ristorante di cucina tradizionale polacca






SZYDŁOWIEC



Città della Masovia del sud, risalente al XV secolo: con il Ratusz, la Chiesa di San Sigismondo, un Castello e una Sinagoga del 1730. Va rilevato che il Castello è stato costruito in stile gotico da Stanislao Szydłowiecki negli anni 1470-1480 sopra il sito di una ex roccaforte preesistente. Negli anni 1515-1526 Nicola Szydłowiecki, poi, con una ricostruzione e un ampliamento ha trasformato questo castello in una residenza rinascimentale. Albrecht Władysław Radziwiłł, infine, negli anni 1619-1629 lo ha ristrutturato in stile tardo rinascimentale e barocco.













 Esterno della Chiesa di San Sigismondo del XV secolo









 Interno della Chiesa Parrocchiale del XV secolo



 Scultura bronzea sul muro esterno della Chiesa Parrocchiale del XV secolo



Lapide del XVII secolo sul muro esterno della Chiesa di San Sigismondo del XV secolo



 Ratusz del XVI secolo



 Colonna del XVI secolo per la frusticazione pubblica a Rynek



 Colonna del XVI secolo per il culto Mariano a Rynek



 Castello del XV secolo



Sinagoga del 1730

Węgrów

Cittadina della Masovia, nata nel XIV secolo. Importanti monumenti sono la Chiesa Parrocchiale (*) voluta da Jan Dobrogost Krasiński progettata da Carlo Ceroni, architetto lombardo e affrescata da Michelangelo Palloni, pittore toscano ivi sepolto; la Chiesa e il Convento dei Francescani Riformati, voluta sempre da Jan Dobrogost Krasiński e affrescata da Michelangelo Palloni; dove nei sotterranei sono ancora ben conservate le tombe e le mummie dei frati, di Jan Dobrogost Krasiński, ma anche di nobili provenienti da ogni parte della Corona Polacca. Altro monumento di rilievo è la Chiesa con il Cimitero del XVII secolo, degli Evangelici, i famosi cacciatori delle Streghe di Salem. Nei pressi sorgono: il Castello Gotico Arsenale di Liw o Zamek-Zbrojownia w Liwie, costruito nel XV secolo e lo Skansen di Nowa Sucha in una zona di foreste e stagni, dove nel 1743 venne eretta una residenza su iniziativa del Castellano Ignacy Cieszkowski, con riportate sulla parete frontale, esterna ed interna, le due scritte SUB VETERI TECTU SED PARENTALI (Sotto questi tetti alloggia la familiarità) e HAEC DOMUS ODIT NON PROBOS (In questa casa l’odio è fuori luogo). A soli 28 km. di distanza si trova il Campo di Sterminio Nazista di Treblinka.
(*) A Węgrów nella sagrestia della Chiesa dedicata alla Beata Vergine Maria Assunta è conservato uno famoso specchio detto, “Specchio di Twardowski”, di cm. 56,00 x 46,50, del peso di 17 kg., costruito in Germania nella prima metà del XVI secolo. Esso è costituito da una lastra metallica composta da una lega d’argento e oro, rotto in tre pezzi e con una macchia scura. È contornato da una cornice nera con la scritta in latino: "Luserat hoc speculo Magicas Twardovius artes, lusus a iste Dei rispetto a obseqvium est", come a dire "Twardowski s’è dilettato con questo specchio a far della magia; ora invece è al servizio di Dio". In questa chiesa è giunto nella seconda metà del XVI secolo, donato come ex voto, dalla Famiglia Krasiński.
Ma una straordinaria leggenda avvolge quest’oggetto. Appartenuto ad un compagno di studi di Franciszek Krasiński presso l’Università di Wittenberg, il famoso mago alchimista Laurentius Dhur, nato a Norimberga nel 1515, un personaggio tremendo che aveva venduto l’anima al diavolo in cambio dell’eternità e dell’acquisizione di particolari poteri occulti. Il demonio però aveva stabilito con costui che un giorno a “Roma” si sarebbero dovuti incontrare di nuovo, ed egli da quel momento avrebbe dovuto cedere la sua anima da portare all’Inferno. Laurentius Dhur accettò tranquillamente perché pensò, tra sé e sé, che tanto per tutta la vita non avrebbe mai messo piede nella città di Roma e che quindi così avrebbe potuto raggirare quel diavolo. Laurentius Dhur, allora, si era trasferito a Cracovia, in Polonia, dove tutti lo chiamavano con il nome di Jan Twardowski, Astrologo di Corte del Re Sigismondo Augusto. Dopo la morte, nel 1551, di Barbara Radziwiłł, l’amata moglie del re, Jan Twardowski, poté sperimentare il suo primo grande prodigio. Dentro il suo specchio magico, infatti, nella notte tra il 7 e l’8 gennaio del 1569, alla presenza di Sigismondo Augusto, fece apparire il fantasma della regina defunta. Certo, poté raggirare il sovrano, perché questi, affranto ancora dal dolore, si trovava in un particolare stato d’animo e, anche perché poté avvalersi della complicità della sua amante, in tutto simile alla regina, e dell’effetto di un particolare gioco di specchi. Più avanti, però, il re, percepito l’inganno, lo condannò a morte. Egli riuscì a fuggire da Cracovia, ma venne raggiunto dalle guardie reali nella città di Mystki, in Alta Masovia, dentro una famosa locanda chiamata “Roma” dove, in realtà, grazie all’intervento del diavolo, non verrà ucciso e quindi, immortale, potrà fuggire a cavallo d’un gallo gigante sulla Luna.
Nel XVIII secolo, lo specchio di proprietà di Franciszek Krasiński viene ereditato da Jan Dobrogost Krasiński e costui lo fa collocare nella Chiesa Parrocchiale di Węgrów da egli stesso fatta erigere.
Ancora oggi, questo specchio – la cui fama il poeta Adam Mickiewicz, nell’Ottocento ha perpetuato – benché esposto in una chiesa, non ha perso il suo potere. Fu, però, disposto volutamente in alto, sopra una porta, in modo che nessuno lo potesse guardare direttamente, di fronte. Se ci si specchiasse, ancora oggi, infatti, esso non rifletterebbe la nostra immagine, ma quello che si trova alle nostre spalle e sopra il nostro capo; rifletterebbe, cioè, il nostro passato e il nostro futuro.


A questo specchio è legato un altro episodio importante: Napoleone Bonaparte, nel 1812, durante la marcia verso Mosca, si accampò con il suo esercito a Węgrów. Qui, dove tutti parlavano di quello specchio diabolico e del suo potere di far rivivere il passato e di prevedere il futuro, egli, incredulo, ma preso dalla curiosità, volle guardarvi dentro. Però, ai suoi occhi non apparve la sua immagine, come pensava, bensì la sconfitta del suo esercito in Russia, sopraffatto dalle forze nemiche e a causa del gelo. A quel punto, colpì violentemente con un pugno lo specchio, spaccandolo in tre parti, proprio così come appare oggi.



Hotel Everest




Affreschi di Michelangelo Palloni


Ritratto di Jan Dobrogost Krasiński





Monumento e Teca contenente il Cuore di Jan Dobrogost Krasiński









Specchio Magico di Twardowski e storie ad esso legate




Chiesa Parrocchiale






Chiesa e Cimitero Evangelico del XVII secolo



Affreschi di Michelangelo Palloni


Cristo apparso a San Francesco come Serafino con le sue 6 ali, per donargli le stimmate







Chiesa e Cripta dei Francescani Riformati










Castello di Liw








Skansen di Nowa Sucha



Memoriale nel campo di Treblinka

Mińsk Mazowiecki

La città, sorta nel XV secolo, conserva una Chiesa Parrocchiale Neobarocca del XIX secolo e il Palazzo Dernałowicz, del XVIII secolo, in stile neoclassico con un ampio Parco






Kościół Neobarokowy i Pałac Dernałowiczów


RADZIEJOWICE


È un villaggio della Masovia sul fiume Pisi Gagolin. Città natale di Michele Stefano Radziejowski, Cardinale Primate di Polonia e di Edoardo Krasiński, scrittore diarista. Dal XV al XVIII secolo queste terre sono appartenute alla Famiglia Radziejowski, ma poi son divenute proprietà del Conte Alessandro Ossoliński e successivamente della Famiglia Krasiński. Oggi sono proprietà dallo Stato. I monumenti principali sono il Palazzo Neoclassico di Radziejowice con Laghetto e Parco, i cui tigli sono stati piantati nel XVII secolo, prima del cosiddetto “Diluvio Svedese”, il Castello Neogotico, la Casa Padronale di larice, la Casa Svizzera, l’Antica Fucina, la Chiesa di San Casimiro costruita nel 1820 su progetto dell’Architetto Jakub Kubicki











 

















 



Radziejowice


CZERSK

È un Borgo Medievale di Czersk, un fortezza circondata da frutteti, sulla scarpata della Vistola, posta sopra un lieve altopiano che si estende fino al Castello di Ujazdów a Varsavia. Fu Capitale del Ducato di Varsavia, oltre ad essere stata una delle residenze, insieme al Castello di Ujazdów, della Regina Bona Sforza, nonché sede dei Duchi di Masovia, quindi proprietà dei re polacchi. Quest’area, dislocata sulla rotta Pomerania-Slesia-Rutenia, già duemila anni fa, era battuta dalle carovane dei mercanti. Il Castello Gotico vero e proprio fu costruito dal Principe Janusz I il Vecchio a cavallo tra il XIV e il XV secolo sul luogo dove sorgeva una precedente roccaforte. Gravemente danneggiato nel corso dei secoli, in special modo dagli svedesi nel XVII secolo, oggi è sede di manifestazioni da parte di un Gruppo di Ricostruzione Storica Medievale e luogo di silenzio e riposo, con vista sulla Valle della Vistola. Nei pressi si trova Góra Kalwaria con i suoi Negozi Settecenteschi e con le sue due Chiese.











 









Czersk









Góra Kalwaria


Pruszków


Pruszków risale al XV secolo; infatti in un manoscritto dell’epoca è riportato che nell’ottobre del 1414 Janusz Starszy è arrivato "a Praszków". Però il quartiere più antico di questa città è l'attuale “Wildcats Pruszków”, una zona menzionata già nel 1236. Da visitare, in città e nei dintorni, gli edifici, tutti del XIX secolo come il Museo dell'Antica Fabbrica Metallurgica ‘Mazowiecki’ con annessa la Casa Padronale contornata da un Parco paesaggistico, il Palazzo Falco, la Chiesa di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso e la Chiesa di San Casimiro, nonché la Chiesa dell'Immacolata Concezione a Żbików e la Chiesa della Trasfigurazione e l’Ospedale Psichiatrico a Tworki. 





BIELANY (WARSZAWA)


Nella seconda metà del XVII secolo i preti dell’Ordine Camaldolese di Bielany presso Cracovia, avendo ricevuto numerose concessioni di terra ricca di boschi sulla riva sinistra della Vistola a nord di Varsavia, hanno qui fondato una nuova chiesa con un nuovo monastero e quest’area l’hanno denominata con lo stesso nome di Bielany. Nel XVIII secolo, in una parte di questo territorio, oggi quartiere di Młociny, viene eretto un Palazzo per il Ministro Henryk von Brühl. Oggi Bielany è un Distretto di Varsavia, dove ha sede la prestigiosa Università "Stefan Wyszyński".
















































Młociny

Młociny, un tempo piccolo villaggio, oggi distretto di Varsavia comprendente una foresta e il Palazzo Brühl, residenza costruita per Jerzy Ossoliński nel 1639-1642. Su ordine del Gran Maresciallo Stanisław Herakliusz Lubomirski negli anni 1681-1696, viene trasformato in stile barocco rococò, secondo il progetto di Tylman von Gameren. Nel 1750, il palazzo con il parco è acquistato da Henryk Brühl, Primo Ministro del Re August III. Nel 1944 tedeschi lo fanno saltare in aria insieme al Palazzo Saski e da allora non viene più ricostruito.


 
Palazzo Brühl com'era un tempo e com'è oggi




 Foresta di Młociny


 Fiori lilla, bianchi o viola, detti nuvole di crocette

Podkowa Leśna


Podkowa Leśna, cittadina cosiddetta perché sorta su una foresta a forma di ferro di cavallo. Questo territorio un tempo apparteneva a Stanisław Lilpop, un industriale e cacciatore vissuto nella prima metà del XX secolo. La sua fondazione risale esattamente al 1925, quando il proprietario decise di vendere. Bella la Chiesa di San Cristoforo e Villa-Museo a Stawisko di Jarosław Iwaszkiewicz, scrittore e politico.


Kościół św. Krzysztofa

Confessionale rustico nel giardino della Chiesa, oggi scomparso


Voliera nel giardino della chiesa invaso dai pavoni.





Caffè-Pasticceria "Weranda", un ambiente che fa pensare al "Giardino dei Ciliegi" di Anton Cekov


 Lago ieri (Foto di Marian Kandybowicz)


Lago oggi








Parco 
























 Villa-Museo a Stawisko di Jarosław Iwaszkiewicz


Nieborów


Nieborów è un villaggio nella Contea di Łowicz, Nel 1774 vennne acquistato dal Wojvoda di Vilnius Michał Hieronim Radziwiłł, che arredò il Palazzo con mobili, tessuti, dipinti, sculture e lo dotò di una ricca Biblioteca. Sua moglie Helena Przeździecki Radziwiłł fondò poi il famoso Giardino Romantico dell’Arkadia che divenne luogo d’incontro di Illuministi polacchi ed europei.











Walewice


Il Palazzo di Walewice con il Parco (che stranamente si trova tra i due paesi, Venerdì e Sabato), in stile classico, progettato nel 1773, dall’architetto polacco Hilary Szpilowski, divenne la residenza del Conte Anastazy Colonna-Walewski, Ciambellano del Re di Polonia Stanisław August Poniatowski, che sposò Maria Leszczyńska (*)

(*) Maria Leszczyńska, penultima dei sette figli di Maciej Łączyński e di Ewa Zabrowska, nacque a Kiernozia vicino a Walewice e lì crebbe con le sorelle e con i fratelli, seguita negli studi dal Maestro Nicolas Chopin, futuro padre del grande pianista e compositore Fryderyk Chopin. A 18 anni dovette sposare contro la sua volontà, il Conte Anastazy Colonna-Walewski, 52 anni più grande, che si era innamorato perdutamente di lei, a prima vista. In questo luogo Napoleone Bonaparte incontrò e amò la ventunenne sempre più affascinante Maria Walewska, anche se sposata e con un figlio, Antoni Wasil Rudolf Walewski. Dalla loro relazione nacque, dentro questo stesso palazzo, Alexandre Colonna-Walewski, un figlio che in futuro diventerà Ambasciatore di Francia.






Alcova di Maria Walewska e Napoleone Bonaparte


Puławy


Puławy, città sul Fiume Vistola, nella provincia di Lublino, al confine con la Masovia, Nella seconda metà del XVIII secolo, il Palazzo con il Parco, con Izabela z Flemmingów Czartoryska divenne un importante centro culturale, ritrovo di artisti e letterati di mezza Europa. Nel parco fu riprodotto il Tempio della Sibilla di Tivoli e il Pantheon di Roma.








I PONIATOWSKI IN MASOVIA 
NELLA SECONDA METÀ DEL XVIII SECOLO

_* Il Principe Primate di Polonia Michele Poniatowski, fratello del Re di Polonia Stanislao Augusto Poniatowski, possedeva la sontuosa Villa di Jabłonna contornata da un grande parco e un territorio che si estendeva dal Fiume Vistola a Sud-Ovest (altezza della cittadina di Jabłonna), al Fiume Narew a Nord-Est (altezza cittadina di Wieliszew) e dalla città di Modlin a Nord-Ovest alla città di Białobrzegi a Sud-Est. Questo comprensorio, oltre alla Villa di Jabłonna, comprendeva un ricco Palazzo a Góra di proprietà del Principe Stanislao Poniatowski, nipote di Michele Poniatowski e quindi anche nipote del Re di Polonia Stanislao Augusto Poniatowski. In omaggio alla straordinaria persona del Principe Primate Michele Poniatowski particolarmente amata da tutti i suoi sudditi, all’interno di questo vasto territorio di sua proprietà, quand’egli era ancora in vita, due località assunsero già il nome e cognome, Michałów, l’una, e Poniatów, l’altra. Il Vescovo Primate Michele Poniatowski, infatti, aveva fatto costruire nella zona, case, scuole e ospedali per i suoi contadini, oltre che fattorie, residenze, aranciere, altane e casini di caccia per sé e per i suoi sudditi più agiati.
_* A Góra, davanti ad un ramo del Narew, nel XV secolo, sorgeva un palazzo con parco, di proprietà della Famiglia Nałeczów. Questa residenza, oggi ridotta in rovina, insieme ad altri terreni circostanti successivamente entrò a far parte del vasto comprensorio di proprietà del Vescovo Primate Michał Poniatowski. Infatti, nel 1780 quel palazzo venne ristrutturato dall’Architetto Stanisław Zawadzki, per il nuovo proprietario, il Principe Stanisław Poniatowski, nipote del Primate e del Re di Polonia Stanisław August Poniatowski. Il Principe Stanisław Poniatowski, in questa nuova residenza ospitò illustri personaggi, come Ignacy Krasicki e Giuseppe Stanisław Trembecki. Disegno di Zygmunt Vogel del Palazzo di Góra del Principe Stanislao Poniatowski, progettato nel 1780 dall’Architetto Stanisław Zawadzki. Facevano parte di questa Villa, le cucine e l’abitazione servi, un granaio e una dependance ancora esistenti.
_* Nel villaggio di Młochów sorge uno splendido Palazzo progettato da Jakub Kubicki, il famoso Architetto presso la Corte a Varsavia del Re di Polonia Stanislao Augusto Poniatowski. L'edificio si trova all'interno d'un immenso parco, con un laghetto e con alberi secolari.
_* A Ryki, una città sulla strada per Lublino, nel 1762 vi morì il Governatore, Castellano di Cracovia, Stanisław Poniatowski, padre del futuro re Stanislao Augusto Poniatowski. Nella Cattedrale dov’è sepolto, è conservata una poesia a lui dedicata, scolpita su una lastra di marmo.
_* A Radzymin si erge la Chiesa Collegiata della Trasfigurazione progettata dall’Architetto Jan Chrystian Kamsetzer rimaneggiata, ma col Campanile rimasto originale. All'interno c'era (e ora non c'è più) un ritratto, di autore ignoto, del Vescovo Principe Michele Poniatowski che nel 1780 consacrò la chiesa. Sulla facciata si trova ancora una targa in marmo dell'epoca che ricorda l'anno della Consacrazione.
_* La Chiesa di San Michele a Nowy Dwór, è stata fatta costruire, insieme al Rynek antistante, dal Principe Stanislao Poniatowski, nipote del Re Stanislao Augusto Poniatowski e di suo fratell+o il Vescovo Primate Michele Poniatowski.
_* Nel 1784, come ormai da sette secoli, il villaggio di Joniec sul fiume Wkra rientrava nelle terre di proprietà del Vescovado di Plock e il Vescovo di allora Michele Giorgio Luigi Poniatowski, fratello del Re di Polonia Stanislao Augusto Poniatowski, essendo a capo della Commissione Nazionale Istruzione, ivi fece erigere la Chiesa Parrocchiale in stile classico dedicata a San Luigi (terzo suo nome). All'ingresso, poi, fece porre una lapide in marmo con incise le lettere dell'alfabeto minuscole e maiuscole ed i numeri dall’1 al 24, utile per quegli studenti, figli dei poveri contadini che non potevano permettersi un abecedario. (Un’altra lapide in marmo con incise lettere e cifre, il Vescovo Michele Poniatowski, la fece applicare anche sul muro della Cattedrale di Kielce). Su quella stessa lapide, inoltre, fece aggiungere una sua poesia, che esaltava la Scienza, la Conoscenza, soprattutto quella diffusa da un governo illuminato e da un efficiente Comitato per l'Istruzione. Ecco la scritta originale in versi: "Czytać, Pisać, Rachować ucz się z tey Tablice, / Pomogą ci do tego Proboszcz, Pan, Rodzice, / Chceszli dokładniey poznać tę naukę walną, / Wraz z inszemi Xiążeczkę masz Parafijalną. / Korzystaj z daru, któryć czyni Rząd Krayowy, / Będziesz z niego majętny, gospodarny, zdrowy. / Proście Boga za Króla, Oyczyznę, Panów i Dobrodziejów / oraz Biskupa X. Poniatowskiego, autora tey Tablicy. Roku 1784", che, nella traduzione italiana dice: "Leggere, Scrivere, Contare: impara, tutto ciò attraverso questa targa, e vedrai che il Parroco, il Signore di queste terre e i tuoi genitori ti aiuteranno. Se poi vuoi saperne di più circa questa Scienza, hai a disposizione, tra gli altri, un libretto parrocchiale. Approfitta, quindi, di questo dono che ti offre il Governo dello Stato, perché, grazie ad esso, sarai sano, ricco e capace di gestirti. Prega Dio per il tuo Re, per la tua Patria, per i tuoi Padroni e per i tuoi Benefattori; e anche per il Vescovo, Principe Michele Poniatowski, autore di questa targa”.
A Pomiechowo, un villaggio vicino alla spiaggia di Pomiechówek sul Fiume Wkra, sorge la Chiesa Cattolica Romana di Sant’Anna del 1415, il cui interno è stato progettato da architetti italiani, come Giovan Battista Veneziano, gli stessi che hanno ricostruito la chiesa collegiale di Pułtusk. Questa chiesa fu restaurata nel 1783 con i fondi messi a disposizione dal Vescovo Primate Michele Poniatowski.
_* Il Palazzo di Walewice con il Parco (che stranamente si trova tra i due paesi, Venerdì e Sabato), in stile classico, progettato nel 1773, dall’architetto polacco Hilary Szpilowski, divenne la residenza del Conte Anastazy Colonna-Walewski, Ciambellano del Re di Polonia Stanisław August Poniatowski, che sposò Maria Leszczyńska.
_* Alla morte del Principe Michele Poniatowski, tutte queste terre passarono al Principe Giuseppe Poniatowski, altro suo nipote e quindi anche nipote del Re di Polonia Stanislao Augusto, oltre che cugino del Principe Stanislao Poniatowski.
_* A Wieliszew, il mausoleo ottagonale di moglie e marito del primo Ottocento presso il Cimitero di Wieliszew è stato costruito sul basamento dell’antica Altana fatta erigere a suo tempo dal Principe Michele Poniatowski.
_* A Raszyn si sono svolte due importanti battaglie, una nel 1794 tra le truppe russo-prussiane guidate dal Generale Götz e quelle polacche con a capo il Generale Tadeusz Kosciuszko; l’altra nel 1809 tra le truppe polacche guidate dal Principe Jozef Poniatowski e l'esercito austriaco guidato da Ferdinando Carlo Giuseppe d'Austria-Este.

_* Tutta la famiglia Poniatowski è vissuta a Varsavia dove, nella Reggia e nel Parco di Łazienki, risiedeva il Re Stanisław August Poniatowski.

KONSTANCIN


Località di villeggiatura in Mazovia. Il nome Konstancin deriva dal nome della contessa Konstancja di Potulicki Skórzewska, proprietaria dell’azienda agricola forestale di Costanza, risalente alla fine del XIX secolo. Attualmente a Konstancin, le case e le ville storiche sono abitate da uomini d'affari, da artisti e da giornalisti, mentre negli anni del dopoguerra, questa terra era stata considerata dalle autorità di Varsavia come un luogo d’esilio. Dal 1953,


Negli anni '60 sono poi stati scoperti depositi di salamoia con una temperatura di 29° C e con proprietà rilassanti e cosmetiche, per cui, nella foresta accanto al lago originato dal fiume Mala, affluente della Vistola, è sorta una stazione termale.
























PŁOCK


La città di  Płock in Masovia, prima dell'avvento del popolo polacco, ossia prima del 966, era un Centro di Culto per le tribù pagane slave, che adoravano un Dio qudrifronte simile al bifronte Giano. Nel 1009 si stabilirono in città i Benedettini. Nel 1130 vi sorge la Cattedrale della Beata Vergine Maria. Dall'Ottocento qui è attiva la Confessione Religiosa dei Mariaviti, ossia degli "Imitatori della vita di Maria", con una loro Chiesa Neogotica.  Museo Mazowieckie dello Stile Scessja, ovvero Liberty e Museo Diocesiano. Rynek con Casa Barocca e con Convento delle Suore.

Rynek 

Convento delle Suore a Rynek


 Casa Barocca a Rynek 











 Museo Mazowieckie dello Stile Scessja o Liberty


 Michele Poniatowski


 Bozzetto Scultura F. Chopin a Lazienki


Dio slavo del 1° secolo a. C. al Museo




 Cattedrale


 Antica Torre


Museo Diocesiano I


Museo Diocesiano II






Armadio a 4 lati con Collezione di Pas sarmati del XVIII secolo, al Museo Diocesiano

Chiesa dei Mariaviti








Renne, Slitte, Babbi Natali, Sculture di ghiaccio artistiche e naturali e Luminarie per Natale 2017

 Ottima Karczma


















 


























Relax al Ristorante




2018: Anno dedicato a San Stanislao Kostka Patrono dei ragazzi




 


 






















 Lungo-Vistola







"Betullocchio" (a destra) da betulla, come "Pinocchio" da pino




Gruppo musicale gitano


 


Conversazione silenziosa










 




Mi hanno chiuso in gabbia allo zoo! Aiuto!!!!!


 






Lampioni spruzza-acqua in goccioline contro la calura estiva




CZERWIǸSK:


Czerwińsk è una cittadina con un porto sul fiume Vistola indissolubilmente legata alla storia del locale Convento dei Canonici Regolari, fondata nel XII secolo. Il primo documento che menziona Czerwińsk è una Bolla di Papa Adriano IV che risale all’anno 1.155. Il fondatore del Convento è Alessandro di Malonne Vescovo di Plock tra gli anni 1.129 e 1.156. La Chiesa romanica dell'Annunciazione della Vergine Maria risale, anch’essa, alla seconda metà del XII secolo. Tra gli abati, oltre al segretario della Regina Bona Sforza, Jan Lewicki, nel corso dei secoli, figurano: il nipote del Re Stefan Batory, Andrzej Batory, i fratelli del Re Carlo Ferdinando Vasa e Michele Poniatowski, fratello del Re Stanislao Augusto. Sul fiume Vistola vicino a Czerwińsk durante la guerra contro i Cavalieri dell'Ordine Teutonico nel 1410, fu costruito un ponte di barche, ormai andato distrutto.






 



 


 




 











  


 






 








 




 





WARSZAWA


Capitale della Polonia, casa, città, amore, famiglia, lavoro, svaghi, amicizie, cultura, teatro, studio, ricerca, pubblicazioni, rievocazioni storiche, feste ... Natale, Capodanno, Carnrvale ...





FOLCLORE POLACCO

Parada Gazdowska w Zakopanem

Karolina i Arkadiusz Przejazd konny

Zalasowianie - Pod zielonym dębem


https://www.youtube.com/watch?v=jaH-9qcR4Hk


NADARZYN:






































 


































KARCZEW:









OKĘCIE:












KOBYŁKA:





















ŚWIDER: 











































MORYSIN:

È un'area, con la sua Riserva Naturale e con il Canale Sobieski, tra il Lago Wilanowskie ad ovest e il Fiume Wilanów ad est. Negli ultimi anni del XVIII secolo, il Principe Stanislao Kostka Potocki, allora proprietario di Wilanow, trasforma la parte settentrionale di quel territorio, in un Parco Romantico e così lo chiama Morysin, in onore di suo nipote Maurizio Potocki, dal vezzeggiativo di Morysiem. In quest’area oggi, sono ancora visibili, anche se in rovina: un Palazzo classico dalla forma rotonda, del 1811, progettato dall’Architetto polacco Chrystian Piotr Aigner; una Casa, detta “Dom Dozorcy”, del 1850, progettata dall’Architetto marchigiano Francesco Maria Lanci; un “Oraculum”, del 1825; una Porta Neogotica, del 1846, progettata, ancora, dall’Architetto romano Henryk Marconi; Gajówka Drewniana, del 1846. Questo territorio, nel XVII secolo apparteneva al Re Giovanni Sobieski.














(Foto da Wikipedia)





MAŁA WIEŚ:






 


PIASECZNO

A Rynek si trovano il Municipio Classicista e la Chiesa gotica di San'Anna. Poi sono presenti in città un Mikwa e un Cimitero ebraici, una stazione ferroviaria a scartamento ridotto con piccoli treni del XIX secolo, in servizio da Piaseczno Miasto a Terczyn. Poi un lago e una serie di dune di sabbia.
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Non siamo in una riserva di indiani in America, ma ci troviamo fra le Colline di Simone in Polonia, dove è vietato farsi il bagno nelle pozzanghere.
Nie jesteśmy w rezerwacie Indian w Ameryce, ale znajdujemy się w Górkach Szymona w Polsce, gdzie nie wolno kąpać się w kałużach.




Ecatombe di conchiglie a forma di cozze giganti



Chiesa di Sant'Anna





Ratusz e Mezzaluna sulla cima del Municipo
















TARCZYN

Cittadina nella regione della coltivazione delle mele. Ultima stazioncina del piccolo treno del XIX secolo, di Paseczno Miasto.





Locanda settecentesca dove ha alloggiato Michele Poniatowski e Stanislao Augusto

Ultima stazioncina della ferrovia a scartamento ridotto del XIX secolo, 
proveniente da Piaseczno Miasto.









26.06.17 - 0.100

07.09.17 - 0.200
18.09.17 - 0.220